Partiti da Roma nel primo pomeriggio raggiungiamo le terme che è già buio; dopo un bel bagno ripartiamo quindi veloci per casa di Ugo ignari della sorpresa che ci aspetta...
Venerdì sera - Lungo il percorso ci fermiamo per godere delle calde acque delle terme di Bagni San Filippo. Una tappa intermedia prima di arrivare a casa di Ugo che ci darà ospitalità per stanotte.
Attraversare gli innumerevoli ruscelletti per raggiungere le pozze al buio ha presentato qualche piccola difficoltà ma siamo riusciti comunque a non caderci dentro con tutti i vestiti! (Cosa che, visto che siamo in un freddo gennaio, non è da sottovalutare).
Matteo, in perlustrazione, trova un'accogliente pozza bollente.
La temperatura esterna non era proprio invitante, anzi, faceva proprio freddo, ma la visione di noi che sguazzavamo nelle pozze fumanti ci ha permesso di tenere duro e toglierci i cappotti.
Evviva! Ci gettiamo tutti nudi nella pozza calda come le scimmie che si vedono nei documentari (dov'è che stanno quelle scimmie? in Giappone?)
La sera in pizzeria per il meritato ristoro dopo il lungo viaggio.
Arriviamo a casa di Ugo... Dove non ci apre nessuno!
Quella di come conquisteremo l'agognato riparo per la notte è una lunga storia... Che non racconteremo qui.
La casa di Ugo, il fantomatico cugino di Matteo, si presenta davvero come un luogo singolare, a cominciare da questo quadretto che sembra aver leggermente impressionato il nostro David.
I sali disciolti nell'acqua delle terme hanno creato un velo bianco sulla pelle.
Gufina è preoccupata per il freddo.
Per alcuni di noi la stanza che ha ospitato i nostri sonni era troppo fredda, per altri un pò meno...
David non si smentisce mai: anche in questo freddo gennaio mantiene con determinazione il suo ruolo di uomo in mutande!
Vista d'insieme della stanza che poco dopo il nostro arrivo aveva preso le sembianze di una discarica.