La Cascata delle Barche in piena
Questo fine settimana a nostra meta sono i Monti della Laga, e precisamente la splendida concatenazione di cascate dell'Ortanza!
Durante il viaggio in macchina sbagliamo strada due volte, ma non essendoci aruspici fra di noi non interpretiamo correttamente il segno: rimaniamo sorpresi dallo scoprire che la forra che vogliamo fare è assolutamente impraticabile a causa della neve e della piena.
Poco male... qui vicino c'è il fosso di Selva Grande, dove una captazione toglie l'acqua e quindi risolve il problema della piena: scenderemo quello lì!
Il giorno seguente scopriremo che la captazione è stata chiusa, probabilmente a causa dei terremoti in Abruzzo, e il fosso di Selva Grande è un vero e proprio fiume in piena! Cosa fare? Poco più in alto non c'è forse la Cascata delle Barche? Che ne dite di andare là?
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Poi una breve visita alle pompe di benzina sacre: il santuario del Sacro Cuore a Capricchia.
Ve ne racconto brevemente la storia come l'hanno raccontata a noi: negli anni 80 ci fu un folle progetto di ricoprire i Monti della Laga con impianti sciistici; per fortuna, o meglio grazie alla lotta degli ambientalisti dell'epoca, il progetto fallì. Rimasero però parecchie strade sterrate create nella prima fase dei lavori... mentre nel versante abruzzese si è lasciato che la vegetazione mangiasse e facesse sparire queste strade, questa qui venne asfaltata sino a questo cucuzzolo, da cui ci si affaccia nella valle. Proprio sulla cima del cucuzzolo (forse per dare un senso alla strada) venne realizzato un [i]santuario[/i], ovvero un orribile e piramide di cemento armato con una statua in cima (no, non l'ho fotografata, ve la risparmio). Ma la cosa più bella è la via crucis: una sfilza di bussolotti di cemento armato a forma di pompa di benzina in cui trovano posto dei brutti bassorilievi di terracotta, poi, siccome anche se erano brutti la gente se li fregava, ci aggiunsero le reti di metallo davanti, poi, siccome tendevano a inclinarsi, vennero puntellati con le due putrelle di ferro sul lato anteriore...
Il risultato, come vedete, è fantastico! -
Ed eccoci alle libagioni di fine avventura, Speleozorro è raffinatissimo e cucina un fantastico ragù di capriolo; nell'attesa Nathalie sbraciola delle mini-scamorze.
E' stato uno splendido fine settimana, anche se la breve avventura non ha permesso che di bruciare un quantitativo irrisorio delle calorie introdotte nei pasti :-)
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