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ci troviamo ad Abisko, punto privilegiato di partenza per numerose escursioni nella natura della Lapponia. Ricompattiamo i bagagli per iniziare un trekking di dieci giorni
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abbiamo intenzione di percorrere circa la metà del Kungsleden, il sentiero dei re. Questo è evidentemente il punto di inizio. E' una roba seria!
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il sentiero segue costantemente il corso di questo fiume, è una bellissima giornata e, anche se è tardo pomeriggio, il sole splende
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non abbiamo ancora deciso se essere contenti o meno del fatto che il sentiero è quasi totalmente realizzato in parquet.
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il parquet non era posato bene e Federica ci inciampa prendendo una brutta botta. Cominciano a farsi vive un bel pò di zanzare. Lo zaino pesa. Nuvole cominciano ad addensarsi sugli Zorri
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si continua a camminare quasi senza fermarsi. Primo perchè altrimenti le zanzare ti torturano e poi perchè il panorama diventa abbastanza monotono
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la sera, chiusi in tenda, facciamo alcune considerazioni ed apportiamo il primo dei tanti cambiamenti di programma che caratterizzeranno questa vacanza.
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torniamo indietro ed usciamo dal kungsleden dalla porta d'entrata. Chi ci ha visto partire ieri riserva uno sguardo interrogativo ai nostri zaini
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il piano è di saltare tutta la prima parte del trekking e passare direttamente a quella che dalle carte sembra essere più interessante, da Saltoluokta a Kvikkjokk (non sono nomi inventati!)
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di nuovo in pullman
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arriviamo a Narvik, ridente cittadina turistica. A noi sembra una ghost town, sono le dieci e quaranta e in giro non c'è un'anima
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fatichiamo un pò ma alla fine troviamo addirittura un ostello
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il sole di mezzanotte al circolo polare
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chi viaggia con me soffre del fatto che appena mi poso all'interno di un qualsiasi tipo di veicolo tendo ad addormentarmi all'istante. Invidiosi.
Potrei riempire un album esclusivamente con foto come questa. -
siamo in attesa dell'imbarcazione che ci traghetterà verso l'inizio del nostro trekking
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ci siamo, questa è la stazione turistica di Saltoluokta. Dopo un panino e una bibita ripartiamo da qui per percorrere il nostro kungsleden
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finalmente in marcia
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il tempo potrebbe essere migliore
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ombre e luci
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d'un tratto ci sentiamo osservati
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il panorama si apre ed è una vera meraviglia
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un branco di renne ci spunta davanti e attraversa il sentiero proprio di fronte a noi. Cominciamo a pensare di aver fatto bene a decidere di cambiare itinerario...
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le renne ci guardano senza lasciarsi avvicinare
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il nostro campo
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il tempo non è dei migliori, le zanzare sono tornate a farsi vive, ma è ora di cena. Il mondo è un bel posto.
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da adesso in poi la pioggia non ci abbandonerà più per il resto del trekking. Il mondo è un bel posto, ma è umido.
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la traversata di questa lunga vallata segna il trascorrere del nostro secondo giorno. Cominciamo già a chiederci se le zanzare che funestano la camminata ci abbandoneranno mai
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che stanchezza...
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la giornata termina a Sitojaure, un piccolo villaggio di pescatori. Saranno loro l'indomani a traghettarci dall'altra parte del lago che sbarra il passaggio
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non siamo gli unici a percorrere il sentiero e ad aver bisogno di un passaggio
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piove, poi smette, poi ricomincia. Nel frattempo eccoci dall'altra parte del lago. Si riparte.
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siamo tutti contenti del fatto che qui il sentiero non sia parquettato e che addirittura ci sia da guadare un piccolo torrente. Questa camminata comincia davvero a piacerci molto
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la faccia di zorro quando si accorge che c'è da tornare indietro perchè quello percorso finora in realtà non è il sentiero. Non ci si salva dal parquet!
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torniamo sul vero kungsleden
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si comincia a salire
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facciamo la bella scoperta che oltre gli ottocento metri le zanzare non ci sono. Giubilo!
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eccoci qua
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in vista del prossimo lago da attraversare
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giungiamo al piccolo vilaggio di Aktse, dove ci accamperemo. Nel frattempo mi sto slogando un gomito a forza di schiaffeggiarmi con un pezzo di stoffa per scacciare le legioni di zanzare che ci assalgono.
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piantiamo la tenda, lasciamo gli zaini e, visto che è ancora presto, approfittiamo per andare in un posto qua vicino da cui si può ammirare tutta la vallata.
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ecco la valle del Rapadalen, siamo diretti in cima allo Skierffe, lo spuntone di roccia sulla destra
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in contemplazione del paesaggio, si vedono il villaggio e il lago che domani attraverseremo. Anche se è nuvoloso e c'è molta foschia, l'immensità degli spazi rapisce lo sguardo
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l'ascesa è stata abbastanza faticosa ma eccoci in cima allo Skierffe. La valle è alla fine di un precipizio di seicento metri.
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il delta del Rapadalen è uno spettacolo incredibile per forme e colori
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lo spettacolo da quassù è meraviglioso
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colori assurdi
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mille dettagli catturano lo sguardo, non so cosa fotografare!
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forme e colori del Rapadalen in una giornata nuvolosa. Non oso pensare a come possa essere con il sole!
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foto panoramica del delta del Rapadalen
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attraversiamo il lago mentre spuntano mille arcobaleni
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ci sono due modi di attraversare i laghi nel kungsleden, facendosi portare con barche a motore, veloci e a pagamento, oppure usando delle barche a remi, con le quali bisogna però preoccuparsi che alla fine su ciascuna riva ne rimanga sempre ormeggiata una per i prossimi che verranno. Faticoso.
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il paesaggio cambia
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troviamo finalmente degli alberi degni di questo nome. Vabbè, questo è morto, ma è comunque molto bello.
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ciò che non cambia è il sentiero parquettato
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ci sentiamo così piccoli di fronte alla vastità di ciò che abbiamo intorno
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da qui in poi si estende il parco del Sarek, uno dei più selvaggi della regione
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ovunque spazia lo sguardo c'è solo natura incontaminata
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ogni vallata nasconde una meraviglia
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nonostante la fatica fatta per arrivare fin qui, il panorama ci ripaga. Federica è felice.
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ci fermiamo per il pranzo in un piccolo rifugio molto confortevole. E' qui che facciamo la felicità di un gruppo di ragazzi tedeschi che da giorni si razionano i viveri. Saputo ciò, infatti, cominciamo a tirare fuori i salumi, i formaggi e i pasti liofilizzati che avevamo intenzione di consumare nella parte di trekking che abbiamo saltato e che quindi non ci serviranno più.
Che cosa non si fa per alleggerire lo zaino! -
continuiamo, il tempo è molto variabile e dei momenti c'è il sole, degli altri piove. E' tutto molto divertente.
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ad ogni passo ci si ritrova meravigliati per lo splendore del paesaggio
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bagno di sole e nuvole
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per oggi bisogna arrivare a quel lago laggiù
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scendiamo in una foresta che troviamo in piena primavera
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il paesaggio, anche qui è meraviglioso
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proseguiamo nella foresta
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muschio stellato
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arriviamo al lago dove c'è il rifugio di Parte, siamo stanchissimi
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qui il parquet ci ha fatto davvero comodo, dato che il sentiero attraversava una palude. Non avete idea del numero di zanzare che avevamo addosso!
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per trovare un pò di sollievo dalle zanzare ci chiudiamo un attimo nel rifugio, giusto il tempo di decidere sul da farsi. Appena ci sediamo, fuori scoppia il temporale più violento degli ultimi giorni, il che ci fa decidere prontamente di rimanere all'asciutto. Stasera ci trattiamo bene.
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Abbiamo il rifugio tutto per noi
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fuori ha smesso di piovere e una densa nebbia sale dalla palude e avvolge tutto
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ecco cosa usano da queste parti per le zanzare. Mi pare giusto.
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colazione prima della partenza. Notare il disordine e la sporcizia che regnano nel rifugio.
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il sentiero prosegue attraversando una valle ricchisima d'acqua
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oggi l'ultima tappa. Dobbiamo cercare di arrivare a Kvikkjokk in tempo per prendere l'unico pullman della giornata.
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un doveroso omaggio al sentiero parquettato
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benvenuti a Kvikkjokk. Ma che foto hanno messo!
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siamo finalmente arrivati, stanchi ma contenti. Ora attraverseremo la svezia in treno per poi prendere una nave che ci porterà a Helsinki
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