02 - Dormire: tenda, amaca, zanzariera, saccappelo

La volta scorsa abbiamo visto come la possibilità di dormire fuori aggiunge bellezza e profondità al rapporto con Natura e Montagna e come di fatto semplifica le cose; vediamo adesso come passare felicemente la nostra notte all'aperto. Cominciamo con l'applicare una regola di buon senso e con sfatare un mito:

- Regola di buon senso: alcuni animali potrebbero essere attirati dall'odore del cibo e potrebbero danneggiare la tenda o lo zaino per raggiungerlo. Un topo a rendere un costoso zaino bucato come una groviera ci mette pochi secondi!
Per questo motivo la notte il cibo non dovreste tenerlo con voi. Il suggerimento è di appenderlo ad un albero dove rimane fuori portata delle volpi che sono le ladre peggiori. Se state in un posto invaso da topi potreste pensare di fare un anti-topo con un cordino e 2 bottiglie di plastica (vedi nel video come), ma a me personalmente non è mai servito...
Anche se una volta i topi mi hanno rubato un sacchetto di carote, i ladri che secondo me bisogna temere di più sono le volpi ed i maiali pelosi semi-selvatici di Sardegna e Corsica.
Ah, si, mettere eventuali saponette e dentifrici con il cibo, che ad alcuni animali piacciono pure quelli.

- Ed ora sfatiamo un mito: No, nessuna belva famelica vi assalterà nella notte! Ne qui in Italia, ne fra gli orsi del Nord America ne da nessun altra parte. A patto che non abbiate il cibo accanto a voi, questo pericolo NON ESISTE!
L'unico animale veramente feroce da temere è la zanzara!

Fate solo attenzione ad evitare danni involontari: ad esempio se campeggiate in un prato pieno di mucche al pascolo non montate i tiranti della tenda in cui al buio una mucca potrebbe inciampare... :-)

Chi c'era e quando

Fatta chiarezza su questi due punti, passiamo alle cose serie, affrontare i tre mostri della notte: freddo, intemperie e zanzare.
Questi nemici possono essere presenti da tutti e tre a nessuno: se non ci sono zanzare, il tempo è bello e il mio saccappelo è adatto alla temperatura notturna, a me piace dormire semplicemente a terra, senza montare nulla, addormentandomi guardando le stelle cadenti... Che bello! :-)

Nei posti abbastanza caldi mi porto sempre la zanzariera dell'Ikea: se il tempo è bello, è estremamente piacevole, anche se il cielo stellato non si vede altrettanto bene :-)
Se ci sono le intemperie (pioggia, vento ecc.), serve qualcosa di più strutturato, come la tenda o un'amaca da trekking.
Se fa freddo serve proprio la tenda!
Vediamo uno per uno gli oggetti che ci accompagnano nella notte all'aperto.

Il materassino
Arrotolato sullo zaino è brutto e scomodo, occupa un sacco di spazio... Ma è assolutamente INDISPENSABILE. E se ve lo dico io, che a dire che qualcosa è indispensabile ci soffro sempre, potete credermi.
Il motivo è che il saccappelo è isolante solo laddove può gonfiarsi, creando una specie di nuvoletta che trattiene il calore; dove viene schiacciato dal vostro peso il suo potere isolante è praticamente zero! Lo scopo del materassino, quindi, non è tanto quello di stare comodi, ma è di isolare termicamente dal terreno.
Per questo motivo suggerisco di prendere i materassini che si arrotolano e non quelli gonfiabili: questi ultimi, oltre ad essere molto più costosi, quando malauguratamente si bucano (nota: ho scritto quando, non se) ti lasciano al freddo e al gelo.

Il saccappelo
Lo so che non si scrive così, ma a me piace. Questo, insieme allo zaino e alle scarpe, è una delle tre cose importanti, su cui vi suggerisco di spendere un po' di soldi: non andate troppo al risparmio o ve ne pentirete.
Due cose c'è da guardare sul saccappelo, il materiale dell'imbottitura e la temperatura di comfort:

- L'imbottitura può essere di piumino o di fibra sintetica. Quella di piumino è soffice e piacevolissima, ma ha un grave difetto: se si bagna non si asciuga più e perde tutto il suo potere isolante. Personalmente io suggerisco la fibra sintetica senza esitazioni.

- Temperatura di comfort. Anche per chi non farà trekking particolarmente freddi io suggerisco temperature basse, tipo comfort a -5 c°. Perché? Perché se fa caldo si può sempre passare una gradevole notte con il saccappelo aperto, mentre se fa freddo la notte tutto sarà meno che gradevole!
Inoltre che la temperatura di comfort è calcolata per una persona che dorme vestita di tutto punto e che chiude tutto il saccappelo lasciando solo un buchino per respirare: questo significa che comfort -5° ci permette di dormire a 10 gradi togliendoci i pantaloni e senza chiuderci come un bruco nel bozzolo.
Se siete fidanzati compratevi dei saccappeli accoppiabili, ci sono!

La zanzariera Ikea
Beh, forse non è proprio un'attrezzatura da trekking, ma costa solo 10 euri, è leggerissima e c'ho passato talmente tante notti piacevoli, che ve la suggerisco davvero volentieri!
In mancanza di alberi si può montare sulle due stecchette per camminare legate insieme una sopra l'altra ...Ovviamente non portatevi dietro il cerchio di plastica per montarla sopra il letto ;-)


La tenda
La nostra casa portatile, che ci ripara dalla pioggia, dalla neve, dall'umidità, dal vento dal gelo... Insomma da tutti i possibili sgradevoli capricci del clima, oltre che, almeno in parte, dal freddo.
La resistenza al vento è la prima cosa a cui pensare: le tende da due lire, da campeggio, possono facilmente essere danneggiate dal vento in montagna. Come regola di base preferite una tenda bassa, che non superi i 1,3 metri di altezza circa. Poi, ovviamente, più professionale è, meglio è, ma non l'ho messa fra le tre cose su cui investire (scarpe, zaino, saccappelo) apposta: per cose non veramente estreme una tenda 4 stagioni, tenuta bene e montata con i tiranti, può accompagnarvi su trekking estremamente impegnativi!
La seconda cosa importante da tenere d'occhio è che abbia la "falda a terra", ovvero che il telo esterno arrivi a strusciare sul terreno invece di fermarsi a qualche centimetro d'altezza: questo permette alla tenda di trattenere molto meglio il calore, soprattutto in luoghi ventosi.

Un ultimo consiglio: se pensate di fare una vacanza in campeggio al mare, compratevi una tenda di merda apposta, invece di rovinare la vostra bella tenda da trekking: due settimane in campeggio al mare rovinano una tenda come 30 settimane di trekking!
Penso di avervi detto tutto... Su molte guide si legge: non campeggiate nei letti dei fiumi o in luoghi che posso essere soggetti a piene e inondazioni improvvise! ...Ma io stimo troppo il vostro buonsenso per dilungarmi in suggerimenti di questo tipo! :-)


Amaca da trekking
Io ce l'ho ed in certi casi è davvero piacevole, oltre ad essere leggerissima (1,5 Kg in tutto)... Però è una cosa che oltre ai pro ha anche tanti contro, primo dei quali essere cara, quindi prima di comprarla valutate bene la vostra scelta. Personalmente solo in alcuni casi la considero un'alterativa completa alla tenda...

PRO:
- Leggerissima.
- Ideale per quando vai da solo (non si dovrebbe andare da soli!).
- Divertente.
- In foreste dense o in grande pendenza non c'è il problema, a volte notevole, di trovare un posto dove sia possibile piantare la tenda.

CONTRO:
- Ad oggi (2011) le uniche veramente valide le fa la Hennessy Hammok (lo dico con cognizione di causa!) e sono care.
- Se non ci sono alberi... Ooops!
- Ottima contro tutte le intemperie, ma non ripara efficacemente dal freddo.
- Se hai una tenda, che ha 2 o 3 posti, puoi invitare amici meno attrezzati a fare trekking con te, mentre l'amaca è solo per te.

Che dice la legge?
Fatta eccezione per alcune aree più turistiche delle Alpi, l'Italia è probabilmente il paese occidentale che ha sulle sue montagne meno rifugi e aree destinate al pernottamento autorizzato. In Nuova Zelanda, che è un po' più piccola dell'Italia, l'equivalente del nostro Ministero dell'Ambiente gestisce quasi 1000 bivacchi, si, mille!
Parallelamente, qui da noi il pernottamento fuori dalle aree attrezzate è vietato su tutto il territorio nazionale. Fantastico, no?
In alcuni casi è possibile chiedere un permesso, ma più spesso è talmente complicato da essere praticamente impossibile. Fortunatamente, le volte che io o i miei amici abbiamo incontrato la Forestale, questi si sono sempre dimostrati comprensivi verso chi fa il bivacco notturno (cioè verso chi fa il campo la sera e riparte la mattina). Ricordo un volta, in Alto Adige, in cui un agente della Forestale si è nascosto dietro dei sassi ed ha aspettato di vedere che partivamo lasciando tutto pulito, prima di spuntare fuori: ci ha salutato ed è andato via.
Ovviamente, visto che la legge lo vieta, sta alla sensibilità dell'agente decidere che chi ha davanti è qualcuno che ama la natura e non sta facendo alcun male.
Certo, se qualcuno fa il campeggio fisso (la tenda rimane lì più giorni, molto dannoso per l'ambiente) oppure si accampa in una riserva integrale... Fanno benissimo a multarlo e francamente spero che lo becchino! :-)

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