Avventura sull'Alto Aniene

Non sapevamo cosa ci aspettasse: su Internet non c'era nulla sulla discesa in kayak dell'Alto Aniene, sopra Subiaco... Ed invece abbiamo trovato il più bel percorso in Idroz del centro Italia (almeno fra quelli esplorati finora)

Lingue

Chi c'era e quando

Quando:

Aprile, 2007

Si parte per una nuova avventura! 11:18, cavolo è raro iniziare a quest'ora... c'è quasi da preoccuparsi.
Il primo tratto tranquillo quanto veloce: non ci sono rapide, ma l'acqua è tanta e si sfreccia in un ambiente piacevole...
Abbiamo anche degli spettatori incuriositi.
Loaker sperimenta nuovi stili di navigazione.
Matteo buca su un saltino ed il suo idroz comincia sgonfiarsi pian piano... lui continua ad usarlo tenendo un dito sul buco, ma non durerà.
Facciamo appena in tempo a preoccuparci per una presa che ci toglie metà acqua che il fiume si inforra fra le rocce.
Ci troviamo in cima a questa cascata, impossibile tuffarsi...
...ci arrampichiamo in cerca di un'uscita da cui aggirarla...
La cascata è superata, ma mentre l'Idroz di Zorro è oramai inservibile, quello di Zorrado sta assumendo una forma sempre più inquietante...
Si riparte...
...dopo un'altra strettoia arriva un affluente che rende nuovamente il fiume navigabile a pieno!!
Ma attenzione! Improvvisamente, pochi metri dopo la confluenza, tutto il fiume viene inghiottito da una galleria che lascia il letto completamente asciutto!
Che fare? Avventurarsi nelle tenebre, trascinati dalla corrente e senza neanche una torcia per vedere dove si va, oppure desistere più prudentemente?
Ma ti pare una domanda da fare agli Zorri questa?
Dopo qualche minuto, nel buio più totale, un improvviso boato riecheggia nel tunnel facendoci sussultare! L'Idroz-bananone di Zorrado è esploso per motivi misteriosi. Ne rimane soltanto uno!
La galleria corre nel buio più totale per circa mezzo chilometro e ci risputa fuori dall'altra parte, sempre sul letto del torrente. (ma a che diavolo serve?)
E così Loaker riprende la discesa in solitario, mentre io e Zorrado costeggiamo il fiume...
Guardate che ha creato questa risorgiva: la foto non rende a pieno: tutto questo panettone ricoperto di muschio sono concrezioni create dalla sorgente, il tutto sarà alto 15 metri e largo altrettanto.
Alcuni in bici ci guardano strano... perchè?
Un altro affluente, ancora più bello...
...eccovene una foto panoramica.
(clicca sulla foto per ingrandirla)
Loaker decide di scendere usando il pallone (trovato lungo la via) e passa l'Idroz superstite a me e Zorrado per scendere le rapide a turno.
Loaker nelle rapide sul pallone.
Io sull'Idroz, due momenti della discesa: 1
...e 2
Una gigantesca barriera di tronchi ci sbarra la strada, andiamo a destra, dove troviamo...
...la presa di un antico canale...
...che porta ad un vecchio mulino...
Si riparte navigando sotto il ponte del mulino.
Arriviamo ad una nuova diga: la discesa con acqua ottimale (cioè dalla galleria) è durata 4 ore, quasi completamente navigabili! Calcolando che a detta dei pescatori il fiume è in secca, quando è in piena deve essere una figata pazzesca!
Assolutamente da tornarci!
Ma ovviamente non ci fermiamo qui!
Anche perchè le nostre auto sono ancora molto lontane... e subito a valle della diga iniziamo ad intrufolarci fra vari massi... Perchè?
Perchè dobbiamo trovare il modo di arrivare fin laggiù... interi.
Per farlo ci sono vari pertugi e anfratti...
Anche se la diga ha tolto molta acqua quella che rimane è parecchia e picchia duro!
[i]Ma ecco che l'attaccante degli Zorri, scartato l'ultimo avversario corre da solo verso la mèta![/i]
Affrontare le difficoltà create dalla natura ostile sarebbe impossibile senza un'attrezzatura tecnologica adeguata!
Si continua a zigzagare intorno alla cascata...
Si continua a zigzagare intorno alla cascata...
Si continua a zigzagare intorno alla cascata...
...Fin quando questa si getta in una enorme grotta!
A questo punto, prima di sfidare ulteriormente la sorte (che oggi è stata anche troppo clemente), posiamo l'attrezzatura e ci arrampichiamo sulla parete rocciosa per vedere se dall'altra parte si può uscire vivi... pare di si, quindi procediamo!
Loaker si tuffa nell'imbocco della grotta: si, la grotta si apre dopo una cascata, una volta tuffati indietro non si torna!
L'ingresso della grotta.
Zorrado si tuffa, ci siamo tutti!
Zorrado in grotta...
...Che diventa sempre più buia ed inquietante...
...prima di aprirsi alla luce dall'altra parte!
Eccoci fuori!
Purtroppo non c'è più abbastanza acqua per l'idroz (praticamente non ci sono più neanche gli idroz, se è per questo), quindi si procede a piedi.
Compare il monastero, siamo quasi alla fine.
C'è una nuova grotta con doppia cascata! La grotta è più piccola dell'altra, ma le cascate sono più alte e la prima è intuffabile, infine l'uscita è ostruita da un enorme tappo di tronchi che crea una grata impenetrabile grande quanto la grotta stessa.
Alla morte certa preferiamo una rocambolesca uscita arrampicandoci su terreno franoso...
Ma visto che qui ci sono venuti anche in macchina non dovrebbe essere poi così difficile uscire, no?
La gita è finita! Bella, molto bella: abbiamo fatto di tutto!
Ecco qualche dato preso da google (molto approssimativi):
Primo tratto 1km (dalla partenza alla prima diga)
Tratto a piedi 1Km (dalla diga alla confluenza e al tunnel)
Tratto in Idroz 12 Km circa (dal tunnel alla diga e alla grotta)
Tratto a piedi fino alle auto 4km (questo a saperlo ce lo risparmiavamo volentieri...)
Totale circa 18 km [url=/Escursioni-2007/fiume_aniene/](Guarda dall'inizio)[/url]

Status:

Pubblicato_IT

Fototeca dello Zorring - www.zorring.org

Tu sei qui

Avventura sull'Alto Aniene

Lingue

Chi c'era e quando

Quando:

Status: