Per chiudere in bellezza
Questo è l'ennesimo racconto delle nostre disavventure temporali, nel senso nubifragico del termine. E' infatti con sommo rammarico che rinunciamo al trekking di esplorazione della zona di Vadiello per via della tempesta che si abbatte sulle nostre capocce, ci abbiamo anche provato ad insistere un pò ma con scarsissima sorte.
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Giungiamo pieni di buone intenzioni nella regione della diga di Vadiello, un posto ancora più splendido dal vivo che in foto! La strada termina così, poi c'è il sentiero.
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E' tutto un susseguirsi di mammozzoni di roccia, picchi aguzzi, lame di pietra, foreste e acqua color smeraldo...
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E' tardi e fra poco farà buio, ma continuiamo a camminare incantati dalla magia del posto, scegliendo i mammozzoni più belli su cui salire domattina. (clicca la foto per vederla grande)
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Tramonto che si avvicina, riflessi, colori... Restiamo ad ammirare.
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Le possibilità di zorrare in questo posto sono pressochè infinite, rimaniamo sempre più ammirati...
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Studiamo la zona per decidere che giro fare nei prossimi tre giorni. Goduria.
Zorro, che ancora soffre della sindrome di padrepio, continua a perdere sangue dai polpastrelli (vi ricordate il miracolo avvenuto nel [url=/Spagna-Canyoning/Rio-Vero-Canyoning/2010-05-08_16-26-54_Maurilio.jpg.html]Rio Vero[/url]?) e si è quindi dotato di comodissimi guanti da trekking per affrontare al meglio la situazione. Un giorno li brevetterà. -
E' un risveglio triste quello del mattino dopo: il tempo inclemente ci fa chiaramente capire di essere anche molto volubile, quindi niente trekking e cambiamo programma :-(
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Ma troviamo un'alternativa assolutamente inaspettata a meno di 200 metri dalla tenda. C'è la Ferrata del Canale Palomo, una ferrata storica della zona, una delle prima della Spagna! Approfittando di uno sprazzo di sole mattutino partiamo!
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La ferrata segue un percorso bizzarro quanto attraente e va dritta su infilandosi in quel canale...
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Facciamo molta attenzione, gli appigli sono degli spunzoni di ferro, una specie di pali anti-vampiro, che in caso di caduta rappresenterebbero morte certa. Per il resto la ferrata è bellissima!
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Il percorso segue questo minuscolo torrentello: davvero carino! Li vedete gli spuntoni ammazza-vampiro?
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Maurilio è un po' indietro, decidiamo di aspettarlo in questa grotticella e ci fermiamo per riposarci un attimo e mangiare un paio di biscotti.
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In realtà Maurilio fa appena in tempo a raggiungerci in quello che si rivela l'unico punto riparato di tutta le ferrata, prima che dal cielo inizi a cadere uno scatafascio di pioggia!
Se pensate che questa foto renda l'idea, andate a quella dopo!! -
L'acqua è talmente tanta che dalla parete cadono fiumi!
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Un'ora e mezza dopo la situazione è esattamente immutata...
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Dopo due ore, per un attimo, spunta il sole e ne approfittiamo per ripartire di corsa... Solo che ormai la via ferrata è una specie di fiume in piena!
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La quantità di acqua che ci cade addosso è... Tanta!!
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Il canale Palomo sbocca ai piedi di questo incredibile circo di pietra.
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Tra tutte le gocce prese ci deve essere sicuramente stata quella che ha fatto traboccare il classico vaso e ci ha convinto ad abbandonare ogni idea di trekking a Vadiello, così decidiamo di andare verso il mare dove sicuramente il tempo è migliore. Ora non resta che scendere.
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La nostra destinazione è il parco naturale di Montserrat. Il posto è stupendo, se non fosse per il solito problema di intensa umidità.
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Alla fine decidiamo che forse è il caso di farci benedire così partiamo alla ricerca di un luogo idoneo... E' così che giungiamo a questa specie di DisneyWorld del Vaticano che è il santuario di Monserrat, un luogo quantomeno raccapricciante.
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...così desistiamo e torniamo nella nostra accogliente reggia. La pioggia e il cielo plumbeo senza soluzioni di continuità sentenziano inesorabilmente per la fine del nostro viaggio con 2 giorni di anticipo.
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Vicino Barcellona, a Sant Cugat, questi nostri amici fanno una pizza buonissima, è grazie a loro che ci rinfranchiamo.
Un abbraccio! -
Eccoli i nostri che si interrogano sul risultato finale della vacanza. Si dicono soddisfatti, ma convinti che la prossima volta sarebbe meglio fare queste cose in una stagione più appropriata, magari una bella primavera inoltrata...
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