Isola di Hvar in kayak, Croazia 2005

Due Zorri che non devono chiedere mai (altrimenti scoprono che non gli da retta nessuno) affrontano la Croazia in kayak: nove giorni di navigazione (di cui due però li fa il traghetto :) fra le insenature dell'Isola di Hvar.

Lingue

Chi c'era e quando

Quando: 

Settembre, 2005

  • Caricate le barche sulla macchina si sfreccia verso Pescara...

  • ma l'auto non ci seguirà fino in Croazia: la parcheggiamo al porto e proseguiamo con le canoe cariche di bagagli montate sui carrellini, abbiamo anche 20 chili d'acqua a testa, una fatica disumana!! Soprattutto perchè la nave dista quasi un chilometro dalla dogana!

  • Ma veniamo premiati per questa fatica: non abbiamo bisogno di acquistare niente e appena arrivati al porto di Starigrad buttiamo le canoe in acqua e partiamo...

  • Il luogo del primo campo, raggiunto ieri di notte, non è esattamente il massimo... Ma abbiamo dormito bene.

  • Si parte!

  • Albero fra le rocce

  • Oggi esploriamo la costa est, si va che è una favola!

  • Dopo un po' scopriamo che almeno un terzo delle persone che incontriamo su queste coste semi deserte sono naturisti: ci adeguiamo volentieri al costume locale...

  • La costa è molto rocciosa, le spiagge sono poche.

  • Che dite, ci accampiamo laggiù?

  • La sera al campo 2

  • Risveglio al campo

  • Ci dirigiamo verso le isolette che saranno la nostra prossima meta costeggiando la costa nord di Hvar.

  • Piantine fra le rocce

  • Incontriamo un bella caletta

  • Poi non ci sono più spiagge

  • Nel tardo pomeriggio cominciamo a preoccuparci, dove ci accampiamo?

  • Arrivata la sera senza un approdo soddisfacente arrampichiamo le canoe sulla scogliera. L'idea, nata quasi per caso, di portare dei materassini anche per i kayak è stata provvidenziale e ci ha letteralmente salvato le barche.

  • Tramonto

  • Il nostro campo 3, arroccato sulle rocce, al mattino.

  • In kayak verso le isole Paklinski (Spalmadori in italiano).

  • Dopo la faticata di ieri e un po' sbruciacchiati dal sole ci prendiamo una giornata molto calma per esplorare le isole più a nord del mini-arcipelago delle Paklinski (isole Spalmadori).

  • Il paesaggio è bello.

  • Con piantine buffe

  • ...E tante capre

  • Nell'estremità nord del bell'arcipelago Paklinski-Spalmadori.

  • Dai, che stasera il campo 4 sarà molto meglio!

  • Cicala

  • Passiamo la giornata ad esplorare ogni caletta del bell'arcipelago Paklinski-Spalmadori.

  • Ogni tanto c'è una spiaggetta con qualcuno.

  • Qui le rocce sono molto piatte e ci permettono di sbarcare quasi ovunque

  • Costruiamo capanni bellissimi con pagaie e lenzuola.

  • Mare

  • Di nuovo alla ricerca di un buon posto per fare il campo...

  • Questo bosco sembra un posto perfetto.

  • Attrezziamo il campo 5 in un bel boschetto di pini con vista sul paesino di Hvar.

  • Risveglio al campo 5 in pineta.

  • Che fico, eh?

  • Accogliente fauna locale.

  • Si punta alla civiltà: attraversiamo il canale e raggiungiamo il paese di Hvar con una bellissima architettura veneziana.

  • Verso il paese...

  • Verso il paese...

  • Entriamo in porto.

  • Il paese di Hvar con la sua bellissima architettura veneziana.

  • Il paese di Hvar con la sua bellissima architettura veneziana.

  • Il paese di Hvar con la sua bellissima architettura veneziana.

  • Il paese di Hvar con la sua bellissima architettura veneziana.

  • Il paese di Hvar con la sua bellissima architettura veneziana.

  • Torniamo al porto e salpiamo le ancore.

  • Nel primo pomeriggio raggiungiamo una splendida baia...

  • ...guardate che bello!

  • Ma qui la costa non offre luoghi piacevoli per dormire e così, verso sera, ripieghiamo sulla splendida pineta di ieri che non è lontana...

  • Risveglio al campo 6 che poi è stato anche il campo 5

  • Oggi ci aspetta una grande pagaiata con cui cominciare a tornare indietro.

  • Seguiamo il tratto di costa che Hvar che non avevamo visto all'andata, in quanto avevamo optato per l'arcipelago Paklinski-Spalmadori.

  • E' una costa rocciosa molto bella, anche se oggi su tutto grava una pesantissima foschia

  • Che bello il mare, eh?

  • Una sosta

  • Durante una sosta. In questo viaggio (ma non solo) eravamo entrambi molto rattristasti dalla nostra granitica eterosessualità: sai come ci saremmo divertiti se fossimo stati froci!
    (No, non sono politically correct e quindi non uso il termine gay :-)

  • Benvenuti al campo 7...

  • ...che sta in questa caletta qui.

  • La mattina simo svegliati da un mare insolitamente mosso e da un vento fortissimo che, ovviamente, ci è perfettamente contrario.

  • Maurilio dopo la lotta contro il vento è un po' "salato".

  • Dopo la lotta estenuante con gli elementi raggiungiamo Starigrad dove ci premiamo con due gelati schifosi.

  • Però il paese è davvero molto carino.

  • Vi allieto con alcuni scorci del paese di Starigrad :-)

  • Starigrad

  • Starigrad

  • Starigrad

  • Girasoli

  • I due intrepidi eroi, uomini che non devono chiedere mai, immortalati dalla mia prima macchinetta digitale.

  • L'allegro paese di Starigrad.

  • Dopo un pomeriggio pigrotto andiamo a dormire su una spiaggetta vicino al molo degli imbarchi internazionali.

  • Campo 7, l'ultima notte!

  • Ci svegliamo all'alba per preparare i bagagli e sbrigare le formalità.

  • Zorro sul molo

  • I nostri cavallucci marini in attesa dell'imbarco

  • Ecco che arriva la velocisssima nave

  • Il viaggio è un po' appesantito da una interminabile messa trasmessa sulle tv di bordo, ma per fortuna abbiamo dei buoni libri da leggere...

  • percorso

    Percorso fatto, ogni giorno in un colore diverso. I ghirigori alla fine di molti giorni fanno capire che non sempre era facile trovare un luogo gradevole per campeggiare; a volte per la conformazione del terreno, a volte per l'immondizia purtroppo diffusa su molte spiaggette.

  • Eccoci tornati sui lidi natii.
    Alla prossima avventura!

  • tiger

    Sandokan!!!

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