4 - Kevin's Track nelle Fiordlands
Questo trekking ce lo ha proposto Kevin, la versione neozelandese di Zorro Topolotto, se avessimo potuto farlo sarebbe stato probabilmente la cosa più sensazionale del viaggio... Purtroppo non è stato possibile. La Sbronzomobil al Fox Glacier si rompe una zampa! Un meccanico locale ce la ripara provvisoriamente in modo da poter "Raggiungere Queenstown, ma non oltre". Arriviamo a Queenstown la mattina di Natale, sarà tutto chiuso per un paio di giorni :-( Ci rendiamo però conto che la partenza del Kevin's Track dista da Queenstown o 300 Km di macchina (impossibile)... Oppure 50Km di macchina e 25 a piedi tagliando per le montagne!! Partiamo. Il percorso allungato fa sì che gli zaini siano davvero pesanti: con viveri per fino a 6 giorni, tenda, robe da ghiacciaio. A metà strada, sotto al passo, questo causerà un tale mal di schiena alla povera Sylvia da costringerci a desistere dal proseguire :-( E' stato veramente triste dover rinunciare, ma almeno abbiamo visto il meraviglioso Lago Adelaide. (guarda la mappa nella prima foto).
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[b]English:[/b]
Yellow line: Kevin's Track, as we were supposed to do it.
Yellow big dots: where we were supposed to sleep (half day, then 3 full days)
Red line: what we did
Red big dots: where we slept (half day, 2 full days, half a day)
At the end we hitch-hiked back to Te Anau, where we caught a bus to Queenstown.[b]Italiano:[/b]
Linea gialla: Il Kevin's Track, così come avrebbe dovuto essere
Pallocche gialle: dove avremmo dovuto dormire (mezza giornata e poi 3 giorni interi)
Linea rossa: quello che abbiamo fatto
Pallocche rosse: dove abbiamo dormito (mezza giornata, 2 giorni, mezza giornata)
Alla fine (End) abbiamo fatto l'auto stop fino a Te Anau e da lì abbiamo preso un bus per Queenstown. -
Le foreste delle Fiordalands sono sempre meravigliose. Il fatto che il Routeburn sia un "Great Walk", significa che il sentiero è attrezzato nella maniera più perfetta, adatto anche a persone di una certa età che hanno voglia di cimentarsi in questa due giorni di 34 Km.
A noi un sentiero così perfetto non è che piaccia molto... Ma i posti sono stupendi e quindi ne approfittiamo per camminare con il naso per aria :-) -
Un cartello indica una breve deviazione per visitare un sito archeologico, ed eccoci qui: Sylwia ammira estasiata i resti della padella in cui nel 1935 John McKanzie produceva le sue famose caldarroste!
Scherzi a parte, in cosa consista questo prezioso reperto non lo so, era una parola inglese che ne io ne Sylwia conoscevamo. -
Alle 7 di sera arriviamo in questa valle, dove c'è un posto tappa del Routeburn Great Walk. Ma i Great Walk sono a numero chiuso e per dormire nei posti tappa bisogna prenotare con notevole anticipo, mentre il campeggio libero lungo il percorso è vietatissimissimo. Come fare?
Semplice, i Neozelandesi sono gente precisa: il suddetto "percorso" è definito in una fascia larga 1 Km con il sentiero al centro, quindi dai 501 metri di distanza dal sentiero in poi non si è più sul Great Walk e si può campeggiare.
Quando dico che sono precisi, intendo precisi davvero: stiamo per abbandonare il sentiero traversando un torrente quando una ranger ci vede e corre da noi. Ha chiaramente capito quello che vogliamo fare, penso che ci corra dietro per cazziarci, invece ci insegue per:
- Indicarci le rocce che dobbiamo prendere quale riferimento per essere sicuri di aver percorso 500 metri e non meno (altrimenti dovrà multarci!).
- Informarci sulle previsioni meteo dei prossimi giorni.
Ci chiede che percorso abbiamo intensione di fare, glielo diciamo e ci risponde: [i]"Ci sono stata, il Lago Adelaide è meraviglioso, ma arrivata al passo non ho avuto il coraggio di farlo!"[/i] Cavolo!
(clicca la foto panoramica per ingrandirla) -
Abbandoniamo il Great Walk "Routeburn Track" e scendiamo a valle per la Route "Deadman Track".
Le foreste sono magiche, ma il sentiero lo ha marcato un mentecatto: è studiato per rendere la discesa il più difficile e faticosa possibile, se avessimo avuto un machete andando dritti c'avremmo messo metà tempo. -
La foresta è intricatissima e spesso perdiamo il sentiero e dobbiamo fermarci per ritrovarlo. Calcolate che questa è una foto del sentiero così com'è: io che la scatto sono sul sentiero così come lo è Zorra Orsetta pochi metri più avanti. Si vede anche uno dei triangolini rossi che spesso sono l'unico indizio del percorso.
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...Decideremo di mollare gli zaini e continuare senza fino ad affacciarci sul Lago Adelaide.
Questo significa che per sera dovremo tornare indietro agli zaini, significa dire addio all'idea di suicidarci sul difficilissimo passo che ci ha proposto Kevin. E' una triste rinuncia, ma d'altronde non ci si può suicidare con il mal di schiena!! -
La sella dovrebbe essere quella a destra... Ecco perchè la Moir's Guide lo definisce un passo [i]esposto ed impegnativo[/i].
Se cliccate sulla foto per ingrandirla potrete distinguere un enorme masso isolato al centro del prato sul lato opposto del lago (a metà altezza fra il lago ed il piccolo nevaio): la Moir's Guide suggerisce di campeggiarci sotto, pare che sia bellissimo, ci sarebbe posto al riparo della pioggia per addirittura una quindicina di persone! Come arrivare poi dal sasso alla sella non ne ho proprio idea. -
Zorra Orsetta ha ancora un forte mal di schiena: io voglio prendere tutte le cose pesanti e mollare a lei solo vestiti e sacchi a pelo, lei non vuole e discutiamo animatamente sulla cosa.
Alla fine giungiamo ad una soluzione che soddisfa completamente entrambi: io prendo tutte le cose pesanti e lei, mentre sono distratto, si ripiglia qualcosa di nascosto :-)
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