This trekking is a great idea by Kevin. Unfortunately, what was supposed to be the most challenging tramp in our trip, is actually the only one we couldn't accomplish :-(
Our car got crippled in Fox Glacier. A mechanic fix it "just to get to Queenstown, no further!!", but in Queenstown was Christmas. No mechanics at Christmas!
We realised that the start of Kevin's Track was 300 Km by car from Queenstown (impossible!)... Or 50 Km by car and 25 Km on foot (achievable!). That was the way!
The backpacks were very heavy: 6 days supplies, glacier gear, tent... After 3 days the pour Sylwia got a terrible backache and we had to give up just in front of Adelaide Saddle! We were both very sad. Too bad! But at least we have seen the marvellous Lake Adelaide. (See the map in the first picture)
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[b]English:[/b]
Yellow line: Kevin's Track, as we were supposed to do it.
Yellow big dots: where we were supposed to sleep (half day, then 3 full days)
Red line: what we did
Red big dots: where we slept (half day, 2 full days, half a day)
At the end we hitch-hiked back to Te Anau, where we caught a bus to Queenstown.[b]Italiano:[/b]
Linea gialla: Il Kevin's Track, così come avrebbe dovuto essere
Pallocche gialle: dove avremmo dovuto dormire (mezza giornata e poi 3 giorni interi)
Linea rossa: quello che abbiamo fatto
Pallocche rosse: dove abbiamo dormito (mezza giornata, 2 giorni, mezza giornata)
Alla fine (End) abbiamo fatto l'auto stop fino a Te Anau e da lì abbiamo preso un bus per Queenstown. -
Con una Zorromobil zoppicante raggiungiamo Queenstown il giorno di natale, che i quinstaunesi trascorrono in riva al loro lago. Da qui, dopo aver constatato come tutto sia assolutamente chiuso, maciniamo gli ultimi chilometri per la partenza del nostro trekking.
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Lungo il Routeburn river.
La nostra via attraverso le montagne percorre uno dei due trekking più famosi della Nuova Zelanda: il Routeburn Great Walk... Solo che per poter percorrere i Great Walk uno teoricamente dovrebbe prenotarli. -
In alcuni dei suoi affluenti si pratica torrentismo, anche se questa attività zorrica qui in Zelandia non è diffusissima come si potrebbe pensare.
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Lungo le rive del Routeburn.
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Le foreste delle Fiordalands sono sempre meravigliose. Il fatto che il Routeburn sia un "Great Walk", significa che il sentiero è attrezzato nella maniera più perfetta, adatto anche a persone di una certa età che hanno voglia di cimentarsi in questa due giorni di 34 Km.
A noi un sentiero così perfetto non è che piaccia molto... Ma i posti sono stupendi e quindi ne approfittiamo per camminare con il naso per aria :-) -
Un cartello indica una breve deviazione per visitare un sito archeologico, ed eccoci qui: Sylwia ammira estasiata i resti della padella in cui nel 1935 John McKanzie produceva le sue famose caldarroste!
Scherzi a parte, in cosa consista questo prezioso reperto non lo so, era una parola inglese che ne io ne Sylwia conoscevamo. -
Felci nelle splendide foreste sul Routeburn Trail.
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Chioma di faggio delle Fiordlands.
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Gli splendidi colori dell'acqua del Routeburn river.
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Alle 7 di sera arriviamo in questa valle, dove c'è un posto tappa del Routeburn Great Walk. Ma i Great Walk sono a numero chiuso e per dormire nei posti tappa bisogna prenotare con notevole anticipo, mentre il campeggio libero lungo il percorso è vietatissimissimo. Come fare?
Semplice, i Neozelandesi sono gente precisa: il suddetto "percorso" è definito in una fascia larga 1 Km con il sentiero al centro, quindi dai 501 metri di distanza dal sentiero in poi non si è più sul Great Walk e si può campeggiare.
Quando dico che sono precisi, intendo precisi davvero: stiamo per abbandonare il sentiero traversando un torrente quando una ranger ci vede e corre da noi. Ha chiaramente capito quello che vogliamo fare, penso che ci corra dietro per cazziarci, invece ci insegue per:
- Indicarci le rocce che dobbiamo prendere quale riferimento per essere sicuri di aver percorso 500 metri e non meno (altrimenti dovrà multarci!).
- Informarci sulle previsioni meteo dei prossimi giorni.
Ci chiede che percorso abbiamo intensione di fare, glielo diciamo e ci risponde: [i]"Ci sono stata, il Lago Adelaide è meraviglioso, ma arrivata al passo non ho avuto il coraggio di farlo!"[/i] Cavolo!
(clicca la foto panoramica per ingrandirla) -
Una HDR dal nostro accampamento, sono le 21:20 di uno dei giorni più lunghi dell'anno.
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Il nostro campo al mattino. A OLTRE 500 metri in fondo, nascosto fra gli alberi del boschetto che vedete illuminato dal sole, si trova la hut del posto tappa del Routeburn Track.
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Ripartiamo lungo il Routeburn verso il passo. La vallata a destra è quella da cui siamo arrivati, i boschetti sotto di noi al centro sono dove c'è il posto tappa, la valle a sinistra, dove finisce il prato, è dove abbiamo dormito.
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Mentre stiamo godendo pacificamente del bel panorama veniamo assaliti da un Robin, feroce predatore alato della Nuova Zelanda!
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Dopo pochi secondi il suo proposito è chiaro: intende sbranarci entrambi, cominciando dai lacci delle scarpe!
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Sfuggiamo a Robin, usciamo dai boschi e traversiamo prati fioriti, fra cui questo bellissimo ranuncolo con foglie gigantesche.
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Procediamo verso il passo.
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Poco prima del passo c'è questo spettacolare lago alpino.
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Una panoramica del lago alpino, con Zorra Orsetta sul sentiero. Piccola piccola, più o meno a metà, clicca la foto per ingrandirla.
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Superato il passo ci appaiono le creste che formano i fiordi fra il Milford e l'Holyford. La valle del Kevin's è quella al centro.
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Creste rocciose e chiome piene di licheni.
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Abbandoniamo il Great Walk "Routeburn Track" e scendiamo a valle per la Route "Deadman Track".
Le foreste sono magiche, ma il sentiero lo ha marcato un mentecatto: è studiato per rendere la discesa il più difficile e faticosa possibile, se avessimo avuto un machete andando dritti c'avremmo messo metà tempo. -
Le magiche foreste del Deadman Track.
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Siamo tutti e due un po' stanchi quando, alle 17:30, arriviamo all'attacco del Kevin's Track (che al secolo si chiama "Moraine Creek Track"). Il sentiero ci accoglie con il più spettacolare walkwire che io abbia fatto (walkwire = ponte tibetano della Nuova Zelanda)
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Zorra Orsetta sul walkwire.
Io propongo per oggi di accamparci qui, ma lei è infervorata dalla bellezza della valle e mi sprona a proseguire anche se è tardi. -
La foresta è intricatissima e spesso perdiamo il sentiero e dobbiamo fermarci per ritrovarlo. Calcolate che questa è una foto del sentiero così com'è: io che la scatto sono sul sentiero così come lo è Zorra Orsetta pochi metri più avanti. Si vede anche uno dei triangolini rossi che spesso sono l'unico indizio del percorso.
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La foresta è intricatissima, si, ma davvero bella.
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Dopo 2 ore di faticosa salita la valle comincia ad aprirsi su panorami favolosi.
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Dopo 3 ore, distrutti di stanchezza, arriviamo allo stagno che avevamo come riferimento sulla carta: poco più avanti ci sarà uno splendido prato per campeggiare!
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Davanti alla nostra tenda fa bella mostra di se questo fiumiciattolo.
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Ed eccoci accampati!
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Zorra Orsetta che lava la zorropentola.
Questo, secondo me, è il più bel panorama di tutto il viaggio, quindi cliccateci per ingrandirlo alla massima risoluzione! -
Ripartiamo, ma purtroppo la tappa di ieri con gli zaini pesanti (ci sono pure piccozze e ramponi), ha fatto venire un forte mal di schiena alla povera Zorra Orsetta.
Dopo 2 ore di cammino siamo costretti a una scelta drastica... -
...Decideremo di mollare gli zaini e continuare senza fino ad affacciarci sul Lago Adelaide.
Questo significa che per sera dovremo tornare indietro agli zaini, significa dire addio all'idea di suicidarci sul difficilissimo passo che ci ha proposto Kevin. E' una triste rinuncia, ma d'altronde non ci si può suicidare con il mal di schiena!! -
In cammino verso il lago Adelaide.
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In cammino verso il lago Adelaide
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Una super panoramica del lago.
(cliccate per ingrandire!) -
La sella dovrebbe essere quella a destra... Ecco perchè la Moir's Guide lo definisce un passo [i]esposto ed impegnativo[/i].
Se cliccate sulla foto per ingrandirla potrete distinguere un enorme masso isolato al centro del prato sul lato opposto del lago (a metà altezza fra il lago ed il piccolo nevaio): la Moir's Guide suggerisce di campeggiarci sotto, pare che sia bellissimo, ci sarebbe posto al riparo della pioggia per addirittura una quindicina di persone! Come arrivare poi dal sasso alla sella non ne ho proprio idea. -
Mogi mogi ritorniamo al campo.
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Fiorellini alpini.
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Verso il campo.
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Montata la tenda mi faccio una passeggiatina a vedere questo spettacolare ponte di neve.
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Sono in vena di virtuosismi e questo è il primo panorama HDR che abbia mai fatto. (Cliccate sulla foto per godervelo ingrandito).
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La sera al campo.
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Stasera accendiamo anche un fuocherello, per consolarci della fallita impresa.
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Autoscatto.
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Mogi mogi ripartiamo verso valle...
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...Siamo quasi contenti che il tempo sia peggiorato: probabilmente non avremmo potuto fare il passo in ogni caso.
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Boschetto.
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Nuvole tutto intorno a noi, comincia anche a piovere.
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Zorra Orsetta ha ancora un forte mal di schiena: io voglio prendere tutte le cose pesanti e mollare a lei solo vestiti e sacchi a pelo, lei non vuole e discutiamo animatamente sulla cosa.
Alla fine giungiamo ad una soluzione che soddisfa completamente entrambi: io prendo tutte le cose pesanti e lei, mentre sono distratto, si ripiglia qualcosa di nascosto :-) -
Vi lascio con due panorami delle foreste delle Fiordland fra le nuvole.
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Nella prossima puntata, un altro trekkingetto rilassante prima di lasciarci alle spalle le Fiordlands.
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