Sulle creste di San Pantaleo

Lasciamo il Supramonte, con le montagne di calcare e le loro grandi verticali, e ci spostiamo nel nord della Sardegna, dove regna il granito. Qui le montagne sono molto più basse, intorno ai 500 metri, ma il vento ha scolpito la roccia creando incredibili sculture dai colori caldi. Sculture tanto belle che è quasi impossibile trattenersi dall'arrampicarcisi sopra!

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Chi c'era e quando

Quando: 

Settembre, 2017

  • L'ultimo giorno sul Supramonte è una giornata di brutto tempo: rimaniamo nella Valle del Lanaitto e facciamo una passeggiata verso la dolina di crollo di Tiscali.

  • Lungo il sentiero.

  • Le doline di crollo sono sempre affascinanti, ma questa lo è più di tutte: la prima caratteristica bizzarra è quella di trovarsi in cima ad una montagna, la seconda è che parte del vecchio "tetto" sta ancora lì, piantato in diagonale e con tanto di alberi sopra, come fosse un'astronave precipitata :-)

  • Conillo e Yoda esplorano l'ambiente impervio!

  • Dopo Tiscali andiamo a vedere le "Tombe dei giganti": una strana tipologia di santuario nuragico di cui tuttora non si conosce bene la funzione. Si chiamano così, perchè come forma richiamano quella di una tomba... Ma per qualcuno parecchio alto, visto qui vedete Scott nello spazio della bara.

  • Scott decide di uscire dal piccolo foro posto sotto la "lapide" (cioè sotto la pietra che sarebbe una lapide se questa fosse una tomba).

  • Conillo e la Tomba dei Giganti

  • Dopo un attento studio archeologico, Conillo giunge alla conclusione che si, i giganti venivano sepolti in questo tipo di tombe.

  • Torniamo ancora a Dorgali...

  • Per la nostra terza cena alla pizzeria "Asso di Pizze" (questo posto c'è piaciuto tanto che mi sembra giusto fargli un po' di pubblicità. Fra l'altro hanno tutte le stoviglie compostabili e fanno rifiuti zero :-)

  • Ci spostiamo verso il nord granitico della Sardegna e dormiamo presso la chiesetta che mi ha visto tante volte accampato. Ma stavolta Scott si attarda al pc e arriva un parroco incavolato che ci caccia via. Ooops!

  • Torno a Capo Testa, dove ero stato con Rossano, per mostrare a Scott questo luogo meraviglioso.
    Lui deciderà di passare la giornata più in acqua che fuori, mentre io...

  • ...Mentre io mi lancio nuovamente ad arrampicarmi sulle rocce.
    Si, lo so, sto passando l'estate abbarbicato ai sassi, ma no, non è una malattia: sto semplicemente recuperando qualcosa di cui ho sentito una grande mancanza in questi ultimi anni :-)

  • Trovare dei passaggi fra queste rocce è qualcosa di unico, mi dà una gioia profonda!

  • La Valle della Luna, a Capo Testa, vista dalla scogliera che sto scalando.

  • Incredibili sculture fatte dal vento.

  • Un saluto alla Valle della Luna e a tutti i frikkettoni che ci vivono!

  • Questa roccia è stata tagliata!
    Da chi? Dai Romani, che in questo luogo attingevano monoliti da cui ricavare le colonne. Vedete il segno dei dentelli del taglio?

  • Ci spostiamo ancora e ci accampiamo a San Pantaleo. Si, sono le stesse montagne su cui ero stato quando aspettavo Scott... Continuiamo l'esplorazione dove io l'avevo interrotta.

  • Scalando le creste di San Pantaleo.

  • Eccoci in cima, siamo su Punta d'Aratena!
    Io ero stato su Punta Balbacana.

  • Scott davanti e, sullo sfondo, il paesino di San Pantaleo.

  • Vagabondando sulle creste.

  • :-)

  • Alla ricerca di nuovi passaggi.

  • Conillo sulle creste.

  • La volta scorsa avevo visto da lontano una grotta meravigliosa, difficile da raggiungere. Dopo vari tentativi eccoci qui!

  • Che rocce e che colori incredibili!

  • E' pomeriggio. Scott è di nuovo a lavoro su Internet ad un bar in paese. Io e Conillo ci lanciamo su un nuovo percorso, verso le creste rocciose che ancora ci mancano.

  • Al centro si vede San Pantaleo, con a destra le montagne che abbiamo esplorato questa mattina e la volta scorsa. Con Conillo stiamo salendo su Scala Impedrata, la più alta montagna del gruppo.

  • Rocce dalle forme pazzesche lungo il percorso.

  • Decido di scendere dal lato opposto rispetto a quello in cui sono salito, ma non c'è sentiero e fatico a trovare dei passaggi. Alla fine raggiungo la piana, ma anche qui non trovo sentieri.

  • Alla fine, con GPS e mappe militari riesco ad arrivare allo Stazzu Pinniteddi.
    Da qui ammiro Scala Impedrata, la montagna su cui sono appena stato, salendo da sinistra (e questo è facile, ci sono gli omini di pietra) e scendendo dal lato destro (dove non ho trovato alcun sentiero!).

  • Dallo Stazzu Pinniteddi parte un sentiero segnato e ben tenuto che mi riporta al nostro campo base.

  • Ultimo giorno: stasera Scott va in Portogallo ed io tornerò a Roma.

  • Una tartarughina ci saluta mentre andiamo via da San Pantaleo.

  • Ciao a tutti da me, Scott, Conillo e Yoda.

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