In realtà la notte non è passata indenne: faceva un freddo della malora e ognuno di noi (a parte Maurilio che è atermico) si è inventato qualcosa per difendersi delle intemperie...
Macaco, invece di dormire sull'amaca come aveva fatto fino ad oggi, ha dormito nell'amaca arrotolandosela addosso prima di entrare nel saccappelo.
Zorro aveva il piumino e se l'è passata bene (della serie: la Sardegna una volta mi c'ha fregato, ma due no!).
Flaminia si è messa addosso tutto quello che aveva e poi... si è chiusa in macchina!
Colazione: Macaco ancora in amaca.
Flaminia: "Ma si può sapere che diavolo è 'sta Istrada Longa?"
E vissero per sempre insieme felici e contenti, sia in terra...
...che in cielo.
Cucu!
Con le auto traversiamo paesaggi bucolici su strade sterrate molto sterrate e poco strade, fino alla partenza del nuovo trekking.
Si parte.
Flaminia sorride: chiaramente siamo stati bravi a non rispondere alla domanda su Istrada Longa!
La valle del Bacu su Orruargiu sembra finire nel nulla con questa grande apertura a V...
Mentre pochi legni incrociati costituiscono la porta d'accesso a... Istrada Longa!
Il percorso si presenta come il tipico sentiero sardo, niente di più: si seguono poche tracce abbarbicandosi sui sassi...
...stando a picco sulla valle...
...che regala splendidi panorami (fra cui il gigantesco arco di pietra, ma da questa angolatura sembra un'incavatura, non si capisce che è bucato).
Si, si, è proprio il tipico sentiero sardo, pensavamo.
Ma riguardando questa foto, il panorama che c'è oltre, si vede chiaramente cosa ci aspettava...
Ma noi siamo ignari di tutto ciò e proseguiamo tranquilli...
...guardando gli splendidi intrecci creati dai cipressi e dai ginepri...
...belli, eh?
Ci sono anche tante grotte da esplorare...
...che noi, ovviamente, esploriamo.
Abbiamo percorso un bel pezzo di valle...
Quando la cengia di Istrada Longa si mostra riconoscibile per la prima volta: eccola lì, con qualche cespuglietto a rimarcarla!
Maurilio: "Tranquilli, dopo la curva è peggio!"
Flaminia piange... lasciamo qui il suo zaino e procediamo tenendola fra Zorro e Macaco... povera Flami!
In alcuni punti il sentiero è veramente stretto e le rocce sopra aggettano costringendo a camminare accovacciati!
Panoramica della valle e di Istrada Longa mentre Zorro e Macaco tornano a prendere lo zaino abbandonato (li vedete se zoomate).
Non vi ingannate con le piante che si vedono spuntare sotto: il precipizio continua per un buon centinaio di metri... è solo un po' più verde!
Flaminia non sa bene come sentirsi dopo la passata strizza :-)
Compare il mare, avanti!
Si riconquista il fondovalle lungo un ghiaione. Si: Istrada Longa è l'unico modo di scendere in questa valle!
Elfo dei carrubi
Toh, c'è un altro precipizio!
Stavolta il passaggio su cengia che lo supera si chiama Su Marinau, anche in questo caso è l'unico modo di passare!
Ma la cengia va prima di tutto conquistata!
Non senza qualche difficoltà...
Ecco Su Marinau, rispetto ad Istrada Longa è una passeggiatina :-)
Il mare è ancora lontano e siamo stanchi, optiamo per raggiungere la grotta che si vede in fondo alla valle...
Ci siamo già stati nel 2005, è un ottimo posto per dormire...
Quando c'eravamo venuti cercavamo proprio il passo di Su Marinau, che abbiamo fatto oggi, ma da sotto non eravamo riusciti a trovarlo.
...e ci si può accendere il fuoco in completa sicurezza!
Eccoci la mattina al risveglio.
Questa è la grotta vista da dentro, grande eh?
(sulla destra Zorro e Macaco)
E qua è vista da fuori (con Zorro sotto il carrubo)
Nei pressi della grotta si trova anche una preziosissima sorgente, l'unica della zona! L'acqua goccia piano piano e riempie una bottiglia in un'ora circa; quindi bisogna inventarsi accrocchi tipo questo per lasciare la bottiglia da sola il tempo necessario.
Si prosegue verso Cala Sisine...
...ed eccola qua Cala Sisine! Ci siamo solo noi...
...così decidiamo di indossare un confortevole costume adamitico e ci spaparanziamo al sole...
Formazione da sinistra a destra: Zorro, Macaco, Zorro (assente in quanto dietro alla macchina fotografica) e Flami.
...ma non prima di un bel bagno nell'acqua fresca di primavera.
Ripartiamo dopo un paio d'ore... L'idea è di seguire il selvaggio blu e raggiungere cala Luna in serata.
Cominciamo a salire senza sapere che abbiamo sbagliato sentiero: quello nostro si perde nella vegetazione dopo poco.
Ma Zorro non torna suoi passi e non si preoccupa di cose banali come il fatto di non essere più sul sentiero... si punta la vetta punto e basta.
Creiamo un nostro percorso scegliendo via via le zone più pietrose dove non cresce un impenetrabile vegetazione...
E guadagniamo quota velocemente.
Zorro osserva il paesaggio.
Siamo quasi in cima... da lì dovremmo essere in grado di ritrovare il sentiero!
Ritroveremo il sentiero a buio inoltrato e ci lasceremo condurre fino a questo ricovero per pastori (cuile) che è un posto perfetto in cui dormire (la foto è ovviamente del mattino successivo); fuori è nuvoloso.
Eccoci a lume di candela nel cuile.
Ci stiamo preparando ad andare a letto.
Nella notte un simpatico topino verrà a rovistare fra le nostre cose: alla fine mangerà mezza mela e farà un sacco di coriandoli con le buste di plastica. Al risveglio riuscirò a vederlo mentre mi guarda con gli occhietti neri affacciato da uno dei rami del tetto.
La mattina partiamo lungo il sentiero giusto; menomale che abbiamo sbagliato ieri: questo è tanto ben marcato da essere noioso!
Passano delle nuvole, bello.
Arco di pietra.
Ecco Cala di Luna.
La laguna cambia forma come ogni anno e il nuovo ponticello è ancora in costruzione: si guada e...
...e si finisce in mezzo alla civiltà! Troppa gente! In questi casi mi sento un po' misantropo....
Dopo qualche ora di riposo si riparte...
...si riattraversa la laguna...
...e si inizia a risalire la valle di Cala di Luna, ovvero la Codula di Luna.
La codula è chiusa da pareti rocciose che diventano sempre più possenti più si va avanti, uscirne sembra impossibile....
...ma noi siamo alla ricerca di un vecchio sentiero dei pastori, l'unico esistente nel versante alla nostra sinistra.
Eccolo qui, beccato!
Il sentiero è ben marcato e sale velocemente su tornanti (molti costruiti con pietre per passarci con i muli), il panorama è splendido, anche se la luce non me lo fa fotografare... Iniziamo la ricerca di un posto per dormire.
Eccoci al risveglio dell'ultima mattina di vacanza, abbiamo dormito su un comodissimo praticello presso un tornante.
L'idea è di fare colazione e partire il prima possibile!
Zorro al risveglio!
...Ma il posto è piacevole, il tempo è splendido e rimaniamo un po' a chiacchierare...
Alle 11 il nostro bivacco si è trasformato in soggiorno pic-nic, della serie "si, si, partiamo presto!"... Ma si sta tanto bene :-)
Finalmente verso le 11 e 30 partiamo.
Dopo un oretta il sentiero si trasforma in una noiosissima sterrata, ma ci sono tanti fiori e ne fotografo un po'.
Questo è un cistus.
La sterrata noiosa.
Arriviamo alle macchine verso le 15:30 e partiamo alla volta di una fonte sulla statale dove rinfrescarci.
Io e Flaminia alla fonte.
Viaggio di ritorno in nave: Macaco fa un pisolino in amaca.
Ciao a tutti