Siamo vicino alle grotte di Frasassi, e infatti un collegamento fra queste e Buco cattivo è sempre stato ipotizzato, anche se mai trovato. Ecco la famosa chiesetta medievale nella splendida valle di Frasassi.
Alle 9 iniziamo la salitona verso la grotta: l'avvicinamento sembra fatto per chiarire fin dall'inizio che si sta andando a fare una grotta tosta.
Ci sono anche delle splendide gomene di nave a cui spenzolarsi per superare i salti di roccia.
Alle 10 questo pipistrellino ci dà il benvenuto nella grotta, stiamo entrando nel buio e ne usciremo solo la sera: io ed alcuni altri trascineremo fuori un Milento semidistrutto verso le 20:30 :-P ma andiamo con ordine...
Eccoci in fila per il calatone frazionato di 40 metri.
Manuela Zorra Ranger inizia la discesa.
Ecco la calata più alta della grotta di Buco Cattivo inquadrata dal basso in alto: la lucina blu e dove si inizia a scendere, a metà vedete qualcuno in discesa.
Ma che cosa turba in questo modo Lionello?
Semplice, ha visto comparire uno speleo-fantasma proprio in mezzo ai due Zorri speleologici: lo vedete?
La prima metà della grotta (che poi è il pezzo che abbiamo fatto) è tutta strettissima: percorrerla è davvero gustoso con una sfida ad ogni passo, ma è anche decisamente sderenante da un punto di vista fisico... Che faticata!
Nella foto Tecnozorro
Riccardo è il primo a desistere, Speleozorro lo accompagna fuori, ora siamo in 9.
Nella foto Michela
Mileto: [i]"Dai che qui è più ampio!"[/i]
Zorrado!!!
Speleozorro dice che uno che fa Buco Cattivo in maglietta a maniche corte non lo aveva ancora mai visto... Beh, eccomi qui!
Nei punti stretti, ma con il buco sotto, gli zaini li portiamo agganciati ai traversi tipo funivia.
Si procede verso una zona di traversi.
I passaggi sono divertentissimi, anche se una patina di fango rende l'attrito assolutamente nullo.
Non ho ben capito come è successo, ma la maggior parte della gente ce la siamo persa da queste parti, fra questo passaggio spendolante ed i successivi.
Alla fine continuiamo solo io, Zorra da Parrucca, Loaker e Lionello.
Ed eccoci alla sala Merloni, qui le vere difficoltà finiscono ed iniziano i laghetti... Ma finisce anche il carburo e le scorte le hanno gli altri che sono tornati indietro: desistiamo dall'andare avanti e iniziamo il ritorno, ma ci siamo appassionati di questa grotta ed è solo un arrivederci!
David sulla via del ritorno.
Questo è il passaggio più famoso della grotta, quello che pare aver dato il nome a Buco Cattivo. In realtà noi lo abbiamo trovato divertentissimo...
Si tratta di 7-8 metri di buco strettissimo ed in forte salita, in cui strisciar qual biscia del fango... Ok, ci vuole un po' ed è faticoso, ma è fichissimo!
Flaminia Zorra da Parrucca in uscita dal buco di Buco Cattivo.
In risalita.
Io e un Milento devastato siamo gli ultimi ad affrontare la risalita.
Ed ecco i nostri eroi in autoscatto molto presepico all'uscita della grotta di Buco Cattivo.
Certo, forse Tecnozorro come Gesubbambino e Gufy e Gally come bue ed asinello non sono il massimo, ma sui Re Magi non si può dire davvero nulla!
Arrivati al rifugetto alcuni si litigano i posti per fare la doccia, mentre io e Flaminia ci avventiamo sul cibo senza pensare ad altro... Solo dopo aver messo nello stomaco un bel piatto di fagioli caldi decidiamo che forse potremmo anche lavarci le mani... Alla prossima avventura!