Lasciando Swakopmund per andare a Twyfelfontein passiamo per la piana dei licheni, un'area protetta dove l'umidità che viene dall'oceano consente la vita di molte specie di licheni.
Un ristorante strada facendo. Spesso ci sono queste "sculture" ricavate da rami secchi o radici.
Un cartello stradale, ma c'erano anche quelli con antilopi, zebre e giraffe.
arriviamo a Twyfelfontein, che vuol dire "fonte incerta": c'era una fonte che sgorgava solo nella stagione dopo le piogge, i coloni arrivando ne ebbero notizia ma non la trovarono, perciò chiamarono così la località.
Il piccolo edificio del museo all'aperto di Twyfelfontein è ineramente costruito in frammenti di pietra, tubi, tondino e rete d'acciaio e parti di barili di lamiera: fondi e pareti ritagliate. Molto ecologico.
Le toilettes sono abbastanza rudimentali...
La reception del museo
Le prime incisioni rupestri, epoca e significati sono assai incerti.
Forse una scena di caccia... (quelle del Sahara erano di più facile interpretazione)
Questa è decisamente una giraffa!
Una giraffa e, forse, uno gnu.
Ancora incisioni, ma per me la cosa più bella sono le rocce...
Non vi pare?
Questa però è decisamente interessante.
Una piccola tettoia realizzata con strisce di lamiera dei bidoni
La tettoia
Ancora rocce
Il tetto del museo ricavato dalle pareti cilindriche di barili tagliate e sovrapposte a mo' di tegoloni.
Le giovani guide del museo, simpatiche, allegre e molto preparate, sapevano perfino i nomi latini delle piante.
L'nsegna del museo. tre fondi di barile.
Le cosiddette "canne d'organo". Queste rocce dalla forma particolare si formarono 120 milioni di anni fa, quando la dolerite, raffreddandosi, si suddivise in colonne alte sino a 5 metri.
le canne d'organo.
Solitario, uno sciacallo.
Al tramonto arrivo al lodge, spettacolare.
L'edificio principale, con i soliti bellissimi tetti di erba secca.
Giardino del lodge.
Il bar
Sempre il giardino
L'ingresso e il bar.
Anche il prato all'inglese...
All'interno, dettaglio del tetto.
Veduta del ristorante dal bar. Tutti gli spazi sono coperti ma aperti, al posto delle finestre leggere reti anti-zanzare, che peraltro in questo periodo non ci sono proprio.
Il soggiorno
I mobli sembrano quelli degli Antenati di Hanna e Barbera
Settembre, come il nostro aprile, le acacie sono ormai in fiore.
I fiori delle acacie sono qui molto diversi da quelli delle nostre acacie, più simili a quelli della gaggìe.