2 - Rata fioriti nei canyon di Punakaiki
Nei nostri viaggi solitamente fatichiamo per andare da un posto all'altro, e, una volta lì, scatta il trekking o quello che è. Ma stavolta abbiamo con noi la "Sbronzomobil" che ci permette di scorrazzare da una parte all'altra facendo giri più brevi, invece di fare un unico lungo trekking. In posti come questo, il Pororari National Park, si rivela un vantaggio notevole!
Vi lascio alle foto, che, prima di entrare nel racconto, vi spiegheranno qualcosa di questo strano posto.
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Siamo nella West Coast dell'Isola Sud (dopo che l'isola che sta a sud l'hai fantasiosamente chiamata Isola Sud, come chiamerai la sua costa ovest?).
Qui i venti dell'Oceano da milioni di anni fanno si che la temperatura non scenda mai troppo, nemmeno l'inverno: così la maggior parte delle piante che costituiscono le foreste temperate pluviali della West Coast sono antichissime, arrivate fino a noi dall'epoca dei dinosauri.
A una vegetazione bizzarra ed impenetrabile, nel Pororari National Park si affiancano enormi canyon calcarei.
(come sempre, clicca su una foto per vederla alla migliore qualità) -
Le piante più curiose di questa zona sono 3: In primis le gigantesche felci arboree...
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Poi i meravigliosi alberi di Rata, che svettano alti ed enormi su tutto il resto e che in questa stagione si ricoprono completamente di una nuvola di fiori rosso sangue...
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I bizzarri fiori del Rata da vicino: a sinistra il [i]fiore[/i] aperto, a destra i boccioli.
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Il Rata può crescere da terra, come tutti gli alberi, ma è pigro e solitamente preferisce iniziare dall'alto, nascendo su un altro albero, che poi strozza crescendo come il fico strangolatore. Nella foto: strangolamento in corso.
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La terza pianta bizzarra è questa specie endemica di palma, in questa foto è sia in fiore che in frutto, con il tronco di massimo una trentina di centimetri e alta fino ad una dozzina di metri.
La cosa incredibile è la sua lentezza: il germoglio assume la forma a [i]palla[/i] che vedete nella foto dopo circa 200 anni, un esemplare delle dimensioni che ho descritto, che poi sono quelle delle palmette nella foto, probabilmente ne ha 300-400. -
Ma veniamo al racconto: lasciati i Nelson Lakes, arriviamo qui nel pomeriggio e come prima cosa decidiamo che urge un'impepata di cozze.
David ha un talento innato per fare le foto nei momenti più fichi, in cui agli altri purtroppo non verrebbe in mente... Ma David non c'è, quindi non vedrete le foto di me e Sylvia in mutande a caccia di cozze fra gli scogli, prima che la marea salga troppo, il tutto cercando di avere un improbabile aria disinvolta per non farsi notare (sarà vietato raccoglierle? In fondo è un parco!).
Non sapete quanto invidio David per questa sua dote! :-)
Passiamo al punto 2: l'idea è di dormire al [i]Ballroom Overhang[/i], da raggiungere seguendo un sentiero nelle 3 ore di luce che ci rimangono, per poi domani tornare con calma esplorando il canyon.
Le pallocche rosse indicano i punto di partenza e ritorno delle escursioni, quelle azzurre dove abbiamo dormito. -
Una foto del sentiero.
Si ho detto [i]del sentiero[/i], non mi sono sbagliato. Qui i sentieri percorrono il fondo dei canyon, traversando i fiumi in continuazione (in corrispondenza degli attraversamenti i triangolini arancioni che indicano il percorso sono più grandi, per vederli meglio da una riva all'altra!).
Ci sono anche cartelli che spiegano che percorrere tali [i]sentieri[/i] in caso di forti piogge potrebbe risultare sgradevolmente mortale. -
Sylvia sul sentiero per Ballroom Overhang.
Meno male che è partita: così non mi può picchiare quando vede che ho pubblicato questa foto ;-) -
Il Ballroom Overhang è un gigantesco grottone sotto al quale si trova posto per campeggiare al riparo.
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Impepata di cozze giganti:
Pulire e scrostare per bene le cozze (faticosissimo!!).
Mettere gli sfortunati molluschi in una pentola, aggiungere 4 cucchiai d'olio (ne bastano 2 per cozze di dimensioni normali), mezzo limone spremuto, uno spicchio d'aglio e tantissimo pepe.
Se nel paese in cui siete esiste, ci vorrebbe anche il prezzemolo, qui si sorvola.
Il tutto va messo a fuoco vivo e girato spesso.
Le povere bestiole si aprono e cuociono nella loro stessa acqua di mare che si mischia con l'olio e le altre spezie.
Mangiare facendo via via scarpetta nell'acqua di cottura. -
Risveglio al Ballroom Overhang.
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Torniamo indietro con più calma, ieri stava facendo notte quando siamo arrivati, e godiamo delle spettacolari pareti rocciose.
Qui non rende le dimensioni, ma guardate la stessa parete sullo sfondo della prossima foto... -
La povera Sylwia è appena caduta facendosi male ad una mano, che ora ha immerso nell'acqua fredda... Il risultato però è una bella foto :-)
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Insetto stecco sul mio materassino.
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Una libellula gigante: qui anche gli insetti sono grossissimi, molto stile foresta dei dinosauri come il resto.
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Lungo il canyon del Fox River
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Lungo il canyon del Fox River
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Saliamo alla Fox River Cave.
Sul depliantino informativo del parco che si scarica da Internet c'è scritto che la grotta è stata [i]attrezzata per il turismo[/i]... Saliamo preoccupati di trovare passerelle, luci ecc. -
Invece il loro concetto di fruibilità è molto più evoluto: semplicemente sono state buttate delle rocce nel fango in modo da non affondarci.
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Un germoglio di felce, un po' contorto.
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Un'ultima foto lungo il canyon del Fox River. Giganteschi Rata sovrastano una impenetrabile vegetazione più bassa, piena di felci arboree.
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La grande attrazione turistica qui sono le Pancake rocks, questa immagine la trovate anche su duemila cartoline...
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Però va detto che la scogliera qui è bella!
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Un dettaglio delle Pancake rocks. Speravamo di poterci arrampicare, invece è vietato.
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Una vecchia sterrata percorre il canyon centrale del Pororari N.P. fino al punto di partenza di vari sentieri (Solito cartello: [i]"Attenzione, guidare qui in caso di forte pioggia può essere mortale, la strada può essere sommersa senza preavviso, ecc."[/i]). Decidiamo di andare a campeggiare lì.
Andando scopriamo però che in questo canyon non c'è un vero fiume, ma un susseguirsi di laghetti e paludi, quindi niente acqua da bere!
Anche la benzina sta finendo (niente distributori a meno di una sessantina di chilometri), quindi di fare 20 Km per tornare indietro a Punakaiki a comprare un paio di bottiglie non se ne parla. Bisogna trovare un'altra soluzione. -
Sulla carta è segnata la [i]Cave Creek Resurgence[/i] a un'ora di cammino: prendiamo le nostre bottiglie e andiamo a cercarla...
Nella foto, arrivati sul posto si cerca la [i]Resurgence[/i]. -
Ed eccola qui. Zorra Orsetta pronta a riempire bottiglie alla Cave Creek Resurgence.
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Autoscatto alla [i]Cave Creek Resurgence[/i].
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Peccato che mi sia venuta mossa questa foto: la posa era così [i]Tomb Rider[/i]! :-)
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Il campo all'alba.
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Ci sono rimaste da fare due passeggiatine un po' da turisti, ma belle. La prima è il Truman Track, che porta ad una spiaggia con una cascata.
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Ecco un dettaglio della cascata.
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Che volete fare... Quando sento tutta quell'acqua che scroscia a me fa scappare la pipì.
La pubblico perchè mi hanno detto che qualche foto porno potrebbe attirare più visitatori sul nostro sito. -
Autoscatto.
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Passeggiata saltellando sugli scogli... Con un occhio alla marea che si sta minacciosamente alzando.
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L'ultima passeggiata, lungo il Pororari River Canyon
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Felci, palme e rata nel Pororari River Canyon.
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Un ramo di Rata fiorito, anche i grandi rami che lo sovrastano sono del rata.
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Sylwia scala un rata ad arco.
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Rata fiorito nel Pororari River Canyon
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Rata fiorito nel Pororari River Canyon. Alla prossima puntata, [url=/Nuova-Zelanda-2012/Fox-Glacier/]in ramponi sul Fox Glacier.[/url]
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