John Muir Trail - Monti, laghi e... scoiattoli | Fototeca dello Zorring

Giorno XI - I fuggitivi partono verso il passo che li porterà di nuovo alla civiltà, mentre noi, ormai rimasti in 4, continuiamo il trekking...

Ci avviamo verso il John Muir Pass, bellissimo, che si annuncia con grandi laghi, e sulla cui cresta sorge...

...Un trullo!
Credevate che i trulli fossero solo in Puglia? E invece no, ce n'è anche uno sulle Alpi della California!
Topolotto issa la bandiera sarda.

Cerimonia di iniziazione: vengono creati due nuovi Zorri!
Franco diventa ufficialmente Zorro Topolotto e Federica Zorra DeTigna.
Passiamo la notte nel trullo, cosa vietatissima (il perchè ci sfugge): i soliti italiani.

Giorno XII - La valle davanti ha un aspetto vagamente lunare.

Non ho lo specchio: scatto e poi mi guardo. (nel 2007 non avevano ancora inventato il concetto di selfie)

Nella valle c'è un bellissimo bosco...

...Ma quest'albero ha subito un attacco degli alieni. La versione vegetale di alien...

Mentre le cene rimangono abbondantissime, pranzi e colazioni sono un po' deprimenti: a colazione 2 biscotti e basta; a pranzo 1 wasa con 1 tocchetto di formaggio e 1 fettina di salame a testa (per i vegetariani è sostituita con 2 cucchiaini di cremina di melanzane).
Ma abbiamo con noi Zorro Topolotto che riconosce una varietà selvatica di ribes: la frutta fresca è assicurata!

Ecco la pianta di ribes.

Giorno XIII - Franco e la zorro-pentola.

Questo è un ginepro... da noi sono cespugli!

Altri ginepri.

Avete visto il film Il labirinto del fauno? Non è uguale alla locandina?

Natura morta... in piedi.

Pini altissimi.

Guadando questo fiume si arriva alle pozze dell'acqua calda...

...Che sono un luogo melmoso schifosissimo, ma divertente.

John Muir Ranch. Federica cede e ci abbandona approfittando che siamo nel punto più vicino alla civiltà: da qui con solo 10 km a piedi e un passaggio di mezz'ora in barca si raggiunge una strada.
Zorro decide di seguirla e rimaniamo solo io e Topolotto.
Altro che Highlander!!

Studiamo la carta...

...pronti, via.

Giorno XIV - Pigne e fogliette.

Due bei laghi subito prima dell'ennesimo passo a 4000 metri.

Ed uno subito dopo, bellissimo, con tante ramificazioni... ma è un posto strano...

E' pieno di trote grosse come non le abbiamo mai incontrate, ma che guardano le esce di Franco con totale disinteresse.
Si lasciano avvicinare fino a 20 cm, ci inventiamo di tutto pur di invitarle a cena (facciamo anche delle dighe con i materassini), ma non c'è niente da fare, alla fine svicolano sempre...

Topolotto al guado.

Giorno XV - Scendiamo verso valle: siamo quasi arrivati al nostro cibo!
Presto, infatti, con una breve deviazione saremo ad un lago, dove un piccolo traghetto elettrico ci porterà in 40 minuti al Vermilion Resort, dove abbiamo spedito tutto il cibo per la prosecuzione del trekking!!
Finalmente si tornerà a fare colazione!!!!

Strano personaggio abitatore dei boschi...

Brutta sorpresa: il lago è quasi secco e ci tocca fare oltre 2 km in un area desolata, in parte deserto di polvere ed in parte melma schifosissima, per raggiungere un motoscafo che a sua volta ci porta...

...ad un furgone che traversa un altro pezzo di deserto di polvere (mentre questa, sollevata dal furgone, si infila ovunque) per arrivare al resort; una volta ameno rifugio in riva al lago, ora una specie di villaggio impolverato del farwest.

Ma almeno il cibo c'è!! Cibo per otto!!
Con Franco carichiamo tutto quello che possiamo e regaliamo il resto: la coppia di ragazzi americani conosciuti sul furgone (nella foto precedente), di fronte a tutto quel ben di dio di cucina italiana, fa i salti di gioia.

Giorno XVI - Ed eccoci di nuovo in marcia, con una splendida caciotta di Pienza con 8 mesi di stagionatura, squisita :-)

La pianta delle palline.

Per evitare di riattraversare il cosiddetto [i]lago[/i] (cioè il deserto di polvere), abbiamo deviato dal John Muir Trail che ritroveremo domani e procediamo fuori da ogni sentiero per tutto il giorno. Ma grazie a questa deviazione dormiamo presso uno dei più bei posti mai incontrati...
Questa valle è splendida e noi ci accamperemo presso il lago di destra. (clicca le foto per ingrandirla)

Dettaglio del lago a sinistra.

Ecco qui il lago di destra, quello che scegliamo per la notte.

Riflessi del tramonto e cerchi fatti dai pesci.

Anche stasera ci tratteremo bene.

La cena intorno al fuoco.
(autoscatto con corsa da centometrista)

Giorno XVII - Scoiattolino filosofo.

Ciao!

Un lago enorme, ci fermiamo a pranzo lungo la riva e conosciamo Jo, una ragazza di 29 anni che sta facendo il John Muir Trail da sola... Ma la cosa incredibile è che è arrivata qui in 12 giorni, facendo circa 18 miglia (29 Km) al giorno!!
Le offriamo un pezzo della nostra mitica caciotta e chiacchieriamo a lungo. Poi ci diamo appuntamento ad un lago per la cena, ma la rincontreremo anche prima per un bagno ad un altro lago...

Riprendiamo la marcia...

Che dire? sono posti fantastici, no?

Ecco Jo, l'abbiamo raggiunta e ceniamo insieme...
La mattina seguente, lei ha già fatto colazione, rifatto lo zaino ed è pronta a partire per quando io apro gli occhi la prima volta: farfuglio un saluto e li richiudo...

Giorno XVIII - Un posto buffo preannuncia un area vulcanica.

Ed ecco il Devil's Postpile, famoso per le rocce a canna d'organo: queste sono quelle cadute.

Ed ecco quelle in piedi.

La cima del Devil's Postpile agli antichi romani avrebbe ricordato l'Appia...

Giorno XIX - Questo fruttino misterioso e spinosissimo (non è facile raccoglierlo: si difende mooolto bene) è buonissimo e dolcissimo.

Altri stagnetti.

E laghi veri e propri.

Questo, con i ghiacciai sullo sfondo, è Shadow Lake...

...L'acqua non è fredda: come dire di no ad una bella nuotata?

La sera campeggiamo presso questo lago stile scenografia del Signore degli Anelli. (Un film bruttissimo, soprattutto se paragonato a capolavori come [url=http://www.youtube.com/watch?v=4sp_3dE0BWc&list=PL905E4F8DC015CE21&a... Alibi[/b][/url]...)

Giorno XX - La mattina ri-incontriamo Jo, che ne frattempo è stata in città a comprare i viveri ed è tornata: la muscolatura delle sue gambe rende l'idea della sua velocità... 18 miglia la giorno: pari a 29 Km.

Jo ci saluta e riparte, sono le 7 e 23: mi sa che io mi risdraio un attimo...

Sempre il lago del signore degli anelli, da un'altra prospettiva...

...e da un'altra ancora (beh, mi piaceva...)

Si riparte...

Topolotto su questo passo voleva una foto accanto al cartello [i]Benvenuti a Yosemite[/i], ma qualcuno se l'è fregato: si supplisce con la bandiera sarda...

Suono l'armonica a bocca? No, mangio bruscolini!
I non romani li chiamano banalmente [i]semi di zucca[/i]

Giorno XXI - Zorro Topolotto

Famigliola

Giorno XXII - Il nostro itinerario volge al termine: in un paio di giorni saremo arrivati... nel frattempo cominciano a formarsi nuvole, per la prima volta da quando siamo partiti il cielo non è tutto blu.

Abbiamo dormito su questo promontorio che si spinge nel lago: ovviamente non abbiamo usato la tenda, ma abbiamo montato il loculo di Topolotto per sicurezza, in caso di pioggia.

Scoiattolo zeppetto (da lontano sembrano legnetti piantati per terra).

La sera lasciamo i bagagli ci dirigiamo verso l'Half Dome, la montagna simbolo di Yosemite, l'idea è quella di salirci al chiaro di Luna, che stanotte è piena!

Da lontano non si direbbe che quell'affare sia alto circa 400 metri rispetto a dove siamo noi, vero?

Lo so che questa foto sembra finta, ma io non l'ho ritoccata in alcun modo: il tutto è dovuto allo strano effetto di luce del crepuscolo alle spalle della montagna, mentre la luna la illumina da davanti...
Per i curiosi: sono 9 foto unite scattate con una focale di 28 mm. Tempo di posa di 1 minuto, apertura diaframma 2,8 e sensibilità 160 ISO.

Uno degli scatti che compongono la panoramica.

Giorno XXIII - La mattina finalmente riesco a fotografare lo scoiattolino marrone (questo tipo qui è il più carino, ma finora mi era sempre sfuggito).

Altro quadretto di famiglia.

Scoiattolo ciccione, con un pezzo del nostro pranzo.

Anche questo bellissimo uccellaccio era specializzato nel furto di pezzetti di formaggio e di wasa.

Scoiattolo pigro.

Ultimo giorno di trekking, ci affacciamo su questa bellissima cascata.

Eccola vista da sopra.

Ed eccola da lontano.
Ma non è la sola cascata, poco più giù ce n'è una ancora più bella...

Felcetta! Lo sapete che io adoro le felci...

Troviamo un laghetto dove si può fare uno scivolo di oltre 60 metri!!! Il lago in cui si arriva però è pieno di rocce ed il limite fra divertimento e morte è sottile...

Ed ecco la seconda cascata, ancora più bella della prima!!
Il laghetto con lo scivolo è sopra (non si vede nella foto), ma anche quello sotto sembra interessante...

Dopo 80 metri di caduta la cascata si vaporizza nell'impatto con il laghetto. Chissà se uno Zorro potrebbe riuscire a nuotare fin là sotto...

Sotto la cascata non si respira, nei polmoni entra solo acqua, ma io ci arrivo lo stesso :-)
(sono la capoccetta in mezzo ai flutti). Gli altri sul sasso mi vedono e decidono di provarci anche loro, ma non ci riesce nessuno: per respirare c'è un trucco, ma io sadicamente non glielo dico...

Giorno XXIV - Il trekking è finito: passiamo una notte in un campeggio sentendoci in prigione, solo il fatto di dovere andare in bagno per fare pipì sembra una costrizione... Sono talmente stonato che non faccio nessuna foto. La mattina lasciamo il campeggio all'alba e incontriamo questo scoiattolo gigante.

E poi questo cervo... passeggiamo senza meta concedendoci un giorno i relax...

...e poi le orme dell'orso.

Ma dopo un po' arriva una bufera dall'aria molto consistente e capiamo che è ora di lasciare la Sierra Nevada, finché possiamo farlo asciutti...
[b]Qui l'Half Dome compare in tutta la sua spettacolarità, con la parete verticale alta oltre 750 metri![/b]

Detto, fatto!
Treno e bus ci portano a Los Angeles in nottata e la mattina dopo siamo con Maurilio e Federica a Venice Beach, la spiaggia di Baywatch!!
Com'è questa famosissima spiaggia? Bruttissima, ma veramente!

Perchè si chiama Venice Beach? Per le gondole, è ovvio...

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