Pasqua sulle Alpi Apuane

Approfittiamo del lungo weekend di pasqua per incontrarci di nuovo con Fabio che ha promesso di portarci in una grotta meravigliosa. Sarà una gita bellissima e piena di sorprese. Il primo giorno passiamo per Vulci alla scoperta di un tratto del fiume Fiora, il secondo raggiungiamo gli altri in un percorso al centro della terra, l'Antro di Corchia, infine, dopo aver proclamato Fabio SpeleoZorro honoris causa, il terzo giorno partiamo alla conquista del monte Procinto. Ma cominciamo la nostra storia con un tuffo nella storia...

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Aprile, 2009

Il primo giorno è un percorso nella storia; il punto di partenza è nell'alto medioevo, visitando il castello di Vulci e l'altissimo Ponte del Diavolo, dove passò la fiera Armata Brancaleone diretta ad Aurocastro nelle Puglie... Ma questo non è l'unico evento storico di questa zona: poco più a valle, presso un laghetto, nel 1400 (quasi 1500) avvenne un altro fatto destinato a fare storia...
Ovviamente un giro del genere non si può fare su una moderna strada, così ci arrampichiamo giù dal Ponte del Diavolo ed iniziamo il percorso nelle gole del fiume Fiora...
Branca Branca Branca!!!!
Il Ponte del Diavolo di Vulci ha veramente un'altezza impressionante!
Zorro lungo le gole del Fiora, in lontananza il castello di Vulci e il ponte, su questa sponda cola un sacco d'acqua che crea una specie di enormi stalattiti.
io e Luigi ci inerpichiamo ad esplorare una grotta, vedete quanto sono grosse le stalattiti paragonate a Luigi?
foto dalla grotta
attenzione! Qui non si passa! E ora?
Le alternative sono arrampicarsi a destra, oppure guadare il fiume e cercare di passare sotto quella specie di enorme colatoio.
Il Macaco, Topolotto e Loaker si lanciano immediatamente nella scalata (manco c'è bisogno di dirlo), mentre noi...
...noi siamo attirati dal grande colatoio. Così costruiamo un ponte ed iniziamo il guado.
La prima campata del ponte ci viene solida, la seconda campata... beh, la seconda campata è meglio lasciarla stare...
Ma si riuscirà a passare? Dopo che sir Miao è quasi sprofondato nelle sabbie mobili abbiamo qualche dubbio... Loaker, dall'altra parte, ci fa segno che si passa tranquillamente... ma il "tranquillamente" di Loaker lo conosciamo...
Macaco ci fa una foto.
Eccola la foto del Macaco, è tutto scivolosissimo ma si passa.
una distesa di rocce laviche prelude alla cascata che si affaccia sul famoso laghetto.
Il macaco fa una foto alla cascata.
Siamo in un luogo perfetto per pranzare.
Siamo arrivati e ci fermiamo proprio sopra la cascata.
Qui nel 1400 (quasi 1500) Benigni e Troisi incontrarono Leonardo da Vinci e gli diedero gli spunti che portarono, poco dopo, il grande scienziato all'invenzione del treno.
Purtroppo le potenzialità del nuovo mezzo di trasporto non vennero comprese all'epoca e per vedere il primo treno in azione dovemmo aspettare fino al 1825.
Molti anni dopo fecero tappa al lago anche Aldo Giovanni e Giacomo nella mitica scena del nuoto sincronizzato. Mancavamo solo noi!
Dopo pranzo si contano i morti nella fiera Armata Brancaleone.
Durante il ritorno fotografo queste splendide concrezioni; le pareti della gola del fiume Fiora qui sono tutte fatte così.
Una concrezione caduta in una foto di Zorrado.
Ah sì, quasi dimenticavo, per uscire da qui bisogna scavalcare il muro di 3 m che si trova fra un fico d'India e un palo avvolto da filo spinato: pericolosissimo!
Ultimo saluto al Castello di Vulci e al Punte del Diavolo, che posto fantastico... Ah se ci volete andare un po' di info sono qui: http://tracks.vagabondo.net/lazio/castello-vulci-fiume-fiora
Mentre noi cazzeggiamo lungo il Fiora, il gruppetto di Fabio esplora le cave di marmo delle Alpi Apuane.
Ci sono Fabio, sua figlia Greta, Manuela e poi arriverà anche Nathalie.
La sera incontriamo Fabio e il suo gruppo davanti alla tavola imbandita della Piera... ma l'unico di noi in grado di ricordarsi di fare una foto fra un boccone e l'altro è David, ma David non c'è e quindi non abbiamo foto.
La mattina seguente Fabio, che sta per essere nominato SpeleoZorro, guida il nostro pittoresco gruppo all'ingresso della grotta.
Chi sono questi baldi giovini, i Ghostbusters? Ma no! Sono i Village People!
La grotta è tutta scolpita nel marmo di Carrara.
Greta, la figlia di Fabio, in calata. Ha iniziato la speleologia a tre anni facendo le calate dentro lo zaino di Speleozorro.
In grotta...
Si, questa foto non è niente di che, ma la metto perché altrimenti io non ci sono mai... :-)
Questa è la calata più alta di tutto il percorso,53 m; scendendo in questo pozzo scuro viene da pensare a quelli che, come Fabio, hanno esplorato grotte sconosciute: scendere una calata sapendo che è di 53 m senza vedere dove si arriverà è già emozionante, ma scenderla sapendo che... Boh, prima o poi finirà, dev'essere tutta un'altra cosa...
In grotta...
Si diffonde un odore di pollo bruciato, cosa sarà mai? E' il Macaco che ha deciso di grattarsi la testa mentre indossava la lampada a carburo.
Ecco tutti peli bruciati... Che schifo!
Passeggiata nel marmo.
Zorro Topolotto.
Una pausa in attesa di ricompattare il gruppo.
Sir Zorro Miao. Il dottore gli ha detto: "mi raccomando non fare sforzi con la mano rotta" e lui ha capito: "mi raccomando la riabilitazione falla in grotta"
La discesa di Greta in tre fotografie. Tutta nel vuoto, questa secondo me è la calata più bella di tutta la grotta. Clicca sul bottone qui sotto per vederla per intero.
Corre voce che la tuta di Zorro sia ignifuga: Zorro Miao e Loaker decidono di verificarlo con un test pratico.
Zorro Loaker tiene ferma la cavia, mentre Miao procede con il test.
Zorro Loaker
Alla fine si arriva in una parte della grotta con delle concrezioni incredibili, bellissime.
Purtroppo qui arriva anche il percorso turistico, quindi l'ultimo tratto di grotta lo faremo in passerella.
La foto di gruppo è d'obbligo.
Speleozorro beato fra le donne.
A questo punto Nathalie aveva fretta di andare via... Ma la costringeremo a restare per la cena.
Per i motivi già spiegati non abbiamo nessuna foto né della cena né della notte, quindi eccoci direttamente al giorno seguente...
Il nostro obiettivo è il Monte Procinto, quella specie di panettone al centro della foto. Con un sentiero si arriva sino all'anello di bosco che lo circonda a metà altezza, da lì si può salire o usando una via ferrata oppure seguendo delle vie di arrampicata...
Il sentiero è facile e ben marcato...
...quindi, essendo Zorri, lo abbandoniamo immediatamente per una via molto più scomoda.
Carina vero?
Arrivati sotto la parete rocciosa Loaker, pieno d'entusiasmo, inizia subito la scalata... talmente pieno di entusiasmo e talmente subito che parte con solo sei rinvii e rimane bloccato a metà del primo tiro...
...Zorro, caricata una quintalata di moschettoni, parte per una spedizione di soccorso.
Miao e Miriam osservano da sotto... Gliela faranno i nostri eroi?
Il gruppo si divide: mentre alcuni salgono la via di arrampicata, gli altri fanno il giro del Monte Procinto per raggiungere la via ferrata.
La decisione di molti per la via ferrata è dovuta anche al freddo mostruoso della parete nord dove si trova la via di arrampicata: già guardando i primi metri di scalata di Luigi ci siamo congelati.
La via ferrata è esposta al sole e ci accoglie con un piacevole teporino.
In vetta per il pranzo.
Gli altri non compaiono, alla fine gli lasciamo una busta con la loro parte di pranzo e scendiamo per continuare la passeggiata. Che fine avevano fatto?
Zorro sulla ferrata in discesa.
Seguendo questo spacco nella roccia ci ritroveremo su un fianco del Monte Procinto... chissà che non riusciamo a vedere dove sono i nostri eroi...
Eccoli! Ma come, non li vedete? Allora andate alla foto successiva dove vi faccio uno zummolo del quadratino rosso...
Eccoli qui, sopra c'è Macaco, poco sotto Loaker, mentre Topolotto è dietro le rocce e non si vede.
I nostri Bonatti sono a pochi metri dalla vetta, ma l'impresa non è destinata ad essere coronata da successo: non riusciranno a superare il tettuccio scuro orizzontale che si trova pochi metri sopra Macaco...
Scopriremo poi, dalla documentazione, che arrivati una decina di metri sotto a dove si trova Loaker sarebbero dovuti salire a sinistra, verso l'alberello che si vede al bordo della foto.
Sul sentiero del ritorno... E' stata una gran bella gita!

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Fototeca dello Zorring - www.zorring.org

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