Tutto quello che NON si può fare in Maiella
Giugno 2011 - Siamo andati in Maiella e ne sono successe di tutti i colori, tutta colpa del capellone e della biondina! Noi non lo sapevamo, ma abbiamo fatto quasi tutto quello che non si poteva fare! Vabbè, è una lunga storia... Che non è proprio il caso di raccontare, per cui saremo un po' vaghi, soprattutto sul canyon di sabato... Che meno ne sapete e meglio è! Perchè pubblico ora un'avventura di giugno? Perchè avevamo dei filmantini che aspettavo di montare per pubblicarli... Beh, si è fatto settembre e direi che a questo punto non li monto più, quindi eccovi le foto.
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Ed eccoci qui, pronti alla partenza per il canyon!
Con noi c'è anche una new-entry, anzi direi una meteora, Cristian: Daniela ci aveva chiesto se poteva portarlo, Fabio le aveva detto che non ricordava bene il canyon, ma non gli sembrava così impegnativo... Saranno 1 ora di avvicinamento, 6 ore di discesa, 2 ore di uscita! Oooops... -
Iniziamo la discesa.
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Eccoci dove il torrente si inforra. Con noi non ci sono Riccardo e Franco, che hanno preferito girare per i monti. Saranno loro che incontreranno un Amicone che gli spiegherà in che guaio si sono cacciati gli altri, tutto per colpa della biondina e del capellone!
Si, direte voi, ma dove sono esattamente? -
Sono qui! Dai, cantate tutti in coro la canzone di Venditti: Ci vorrebbe un amicone, qui per sempre al mio fianco...
...Vabbè, questa la capisce solo chi conosce i fatti.
Ma torniamo al Canyon... -
Uomini che non devono chiedere... Mai!
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Procediamo nel canyon di... No, no, no: niente nome della forra, che poi Google se la segna!
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Il posto è davvero splendido, incantevole, le foto non rendono minimamente della bellezza del luogo!
(Si, lo diciamo sempre nei canyon, ma è vero: per fare delle belle foto occorrerebbe un'attrezzatura ben diversa dalle nostre mini-macchinette... Un'attrezzatura che non ci va trascinarci dietro. Questo canyon poi è davvero meraviglioso)
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Uno sgrottamento nello splendido canyon di Non-ricordo.
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Si prepara una calata nella forra di No-comment.
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La calata più bella, bisogna fare solo attenzione a non farsi buttare completamente sotto il getto.
Cristian la farà in completa tranquillità, incoraggiato dalle grida di quelli sotto... Grida tipo: "Fabio, Matteo, occhio che qui Cristian ci muore!!" -
Bella foto, se mettevo la macchinetta dritta però, sarebbe stata ancora meglio.
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Piccoli scivoli lungo il torrente di Non-so-dove.
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Un luogo magico: ad un certo punto la Forra di Come-si-chiama passa fra alte pareti da cui piovono queste splendide tende d'acqua. I giochi di luce sono meravigliosi, molto al di là di quello che possono mostrare le nostre macchinette fotografiche.
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Zorra Ranger all'inizio della zona in cui scende l'acqua.
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Un paio di foto alle tende d'acqua della Forra Aspetta-ce-l'ho-sulla-punta-della-lingua
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Un paio di foto alle tende d'acqua della Forra di Io-non-c'ero-e-se-c'ero-dormivo
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Che bellezza, eh?
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Passaggio fra le rocce scivolosissime!
(perchè il plurale di "roccia" è "rocce" e non "roccie", quando quello di "camicia" è "camicie"?) -
Bellissimo... Ma non finisce più!
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Il povero Cristian affronta un passaggio parecchio scivoloso, tutti lo confortano gridandogli ognuno dei consigli contrastanti con quelli degli altri.
Non riusciamo a capire perchè poi non sia più venuto con noi dopo questa volta... -
Per motivi che non è il caso di ribadire (anche perchè ci siamo ben guardati dal badirli precedentemente), fuggiamo nella notte e ci accampiamo in tutta un'altra zona. Questa sera si festeggia il compleanno di Manuela e Riccardo, e, anche se sfalsato di qualche giorno, quello di Daniela Zorra Esclamativa. Ovviamente festeggiamo con abbondanti libagioni intorno al fuoco!
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Ebbene si, di solito evito di portare la chitarra, ma per il compleanno di questi Zorri non potevo esimermi!!
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La mattina c'è il solito rituale in cui ci scambiamo le foto al pc di Manuela.
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Il campo al risveglio. Alcuni hanno dormito in tenda, altri, come me, sotto le stelle.
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Oggi gita alla Valle dei Luchi. (Questa Google se la può segnare). Ah, se siete andati a vedere dove sta il segnalino della mappa per svelare il mistero del canyon di ieri... Vi è andata male: è puntato qui, sulla Valle dei Luchi.
Tuffarsi o non tuffarsi? Il luogo è splendido, ma il quantitativo d'acqua incute un po' di timore: è tanta e parecchio violenta. Siamo tutti un po' indecisi... -
Ci raggiunge sir Zorro Miao che si lascia intimorire dalle rapide giusto il tempo necessario ad infilarsi la muta... E va!
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Ma come se la caverà in questa rapida qui?
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Sir Zorro Miao affronta le rapide nella Valle dei Luchi.
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Miao ne esce incolume, passano pochi minuti... E un'accozzaglia di Zorri si getta fra le rapide: è tutto un groviglio di gente che è riuscita a fermarsi e alzarsi in piedi colpita e tirata giù dall'impatto con chi non riesce a fermarsi :-)
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SpeleoZorro pesca tutti gli zorri che gli arrivano a tiro come un orso coi salmoni.
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Le rapide della Valle dei Luchi terminano qui: è un percorso cortissimo, per questo va fatto almeno 12 volte!
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S'è fatta una certa... ci avviamo verso casa.
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Sul sentiero del ritorno.
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Ciao ciao alla prossima!
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