No English version available for this Adventure yet, sorry. Photos are here, anyway :-)

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October, 2007

Arriviamo in tarda mattina e piove, io e David siamo fiduciosi, gli altri un po' meno... Ma Giove ci da ragione e dopo l'una le nuvole si cominciano a squarciare: partiamo!
Ecco come appare la Valmaone.
A perdere il sentiero ci mettiamo meno di un'ora: di solito abbiamo sempre un orientamento eccezionale, ma questi monti sprigionano onde di disorientering come non ne abbiamo mai viste... capito questo riusciamo a puntare la giusta direzione, ma solo mantenendo un'attenzione continua.
Il bosco d'autunno è fantastico e mi ci dilungo con varie foto...
Sono le 8 di sera e abbiamo fatto il campo, sappiamo che gli altri alle 3 e mezza erano sul Raccordo Anulare, saranno arrivati in paese alle 5 e mezza, probabilmente non ci incontreremo mai... sir Miao mi porge la [i]caciotta di compleanno[/i] con le candeline.
Ed invece eccoli qui!
Alle 10 e mezza di notte si sente un grido lontano nel bosco, rispondiamo e gli altri zorri ci raggiungono: hanno fatto quasi tutto il percorso al buio con le torce ma ci hanno trovati, grandi!!
La cena e le chiacchiere intorno al fuoco.
La mattina, il risveglio al campo.
Igor.
Nel fondovalle il sole sorge tardi, quindi riaccendiamo il fuoco per la colazione.
Miao prende la colazione sul serio e di arrostisce una scamorza.
Barbara la prende ancora più sul serio e si fa pasta e fagioli con formaggio squagliato dentro: la colazione dei campioni!
Cominciamo a risalire la valle.
Ieri siamo arrivati dal crinale sulla destra e abbiamo campeggiato nel fondovalle: capito perchè sono stati bravi a riuscire a trovarci nella notte?
I faggi in livrea autunnale...
...finiscono e lasciano il posto alla prateria montana.
Si preannuncia una gran bella giornata!
Continuiamo a salire...
...Maurilio si guarda indietro, la valle del Venacquaro, dove abbiamo dormito.
Volevamo pranzare vicino ad una sorgente, ma... è secca!
Io e Miao integriamo le nostre scorte d'acqua con quella piovana accumulata su una roccia.
Il pranzo.
Il pranzo, visto più da lontano.
Cardi secchi.
Continuiamo la salita nella valle che diventa sempre più rocciosa.
Zorrado va alla ricerca di una sorgente segnata sulla carta, ma anche questa non si fa vedere, comunque abbiamo ancora un po' d'acqua e non siamo assetati: per fortuna non si suda.
Ed eccoci al passo, dietro di noi sono le due vette del Gransasso.
Qui un gruppo (David, Igor e Rossella) tornerà percorrendo la bella Valmaone per un semplice ma lungo sentiero, mentre gli altri affronteranno la cima del Monte Intermesoli a 2635 m.
Partiamo per la salita, se sapete dove guardare nella foto si vedono anche David e Rossella seduti sul prato prima di iniziare la discesa.
Quello che porta sull'Intermesoli non è esattamente un sentiero...
Eccoci in vetta!
Iniziamo a seguire la cresta mentre fa un freddo allucinante, ci mettiamo addosso tutto quello che abbiamo.
Si, lo so che questa foto è un po' simile all'altra, ma mi dispiaceva non metterla...
Arrivati qui il sentiero girerebbe verso sinistra, ma a destra compare un ghiaione infinito, come resistere?
E in fatti non resistiamo neanche un po' e ci buttiamo tra i sassi rotolanti.
A vedere questa foto sembra quasi che camminiamo, non era affatto così: si faceva surf sulle pietra rotolanti, si percorrevano decine di metri senza muovere un passo, il tutto divertente quanto faticoso.
La faccia di Barbara rende l'idea della dinamicità meglio di qualunque altra cosa...
Maurilio sfreccia in discesa, io faccio una brusca curva.
La luce del tramonto incendia il Gransasso.
Si fa buio e decidiamo di tagliare per i boschi, ma siamo inavvertitamente rientrati fra le emanazioni di disorientering: finiamo sperduti in una foresta sconosciuta peggio che se ci fosse Mileto a guidarci. Alle 22 e 40 stiamo per accendere il fuoco ed accamparci, quando Zorado, dopo un lungo studio della mappa, prende in mano la situazione, si riparte!!
Ed eccoci tornati al paese: che fico!

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