Zorrado non è venuto con noi, ma è andato a cercar funghi con Loaker... Era tanto che ci voleva andare e mi sa che ha scelto bene il giorno: questo fine settimana i funghi spuntano ovunque e si farà una grande mangiata! (Zorrado in seguito ci confermerà il successo della sua spedizione).
Dopo un salita nel bosco ci lanciamo nella forra. Oltre Sylvia c'è la new-enty Manuel... Uno di quelli che ha avuto la malaugurata idea di scriverci.
Ricordavo questa forra come il Regno del Muschio. Ma non credevo di ritrovarla tale anche dopo una secchissima estate... Invece, ecco qui!
Muschi muschi muschi... tutto è verde, bellissimo!
Manuel è un po' preoccupato e non è convinto delle istruzioni che gli diamo per superare gli ostacoli, però poi lo fa.
Lezione di calata in corda doppia. Come prima cosa si spiega con un esempio pratico come scendere.
Ora tocca a lui, ce la farà? Ma si, dai!
...Invece no :-) su questa calata Manuel si gioca il primo jolly: lascia la mano che regge la corda e precipita!
Lo blocca Sylvia che gli sta facendo sicurezza da sotto.
Una nuova calata appena fatta.
Fabio si sta divertendo: gli capita di rado di fare un canyon che non ha mai percorso prima e Fosso Terelle, con tutte le sue disarrampicate e calate, non delude di certo.
Anche Sylvia è contenta, erano parecchie settimane che non si lanciava in una bella zorrata!
Anche Manuel è contento... Seppure taluni passaggi lo lascino un po' perplesso... "Dov'è che va messo il piede qui?"
Sylvia nella valle dei muschi.
Il ponte si regge sui due legni messi a croce che vedete sotto i piedi di Manuel. Il tutto serve per avanzare un paio di metri e raggiungere la parete a sinistra che si può arrampicare.
Fabio non ama queste finezze ingegneristiche e salta in acqua, poi, siccome è cavaliere, si porta di là Sylvia a cavacecio.
Fabio studia la penultima calata, che è anche la più bella.
Tocca a Manuel... La calata da 30 metri lo intimidisce un po'.
Lo scenario è meraviglioso: a metà prima si incontra un laghetto sospeso (e non finirci dentro non è una cosa banale) e poi un grande masso incastrato!
Il masso incastrato visto da sotto, mentre scende Sylvia che sorride a testa in giù.
L'ultima calata, da 38 metri, termina in un laghetto non aggirabile.
Fabio e Manuel lo traversano rassegnati.
Io, bloccato a pelo d'acqua, mi esibisco in un lancio delle scarpe sull'altra sponda; Sylvia invece scende saggiamente scalza fin dall'inizio... Poi la saggezza la perde quando, arrivata in fondo, tenta un'acrobazia visibilmente impossibile (nella foto l'inizio delle acrobazie) che le lascerà in ricordo un bernoccolo.
A salutarci all'uscita del canyon una splendida mantide religiosa.
Si, lo so, è una stronzata, ma è una legge europea!
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