La Valle del Merro appare sotto di noi, abbiamo lasciato le macchine nella nebbia, ma qui c'è il sole.
Panettone di roccia.
Il fosso ha inizio con le prime calate.
L'acqua non è molta, ma crea belle concrezioni.
Il Merro si presenta subito con un susseguirsi di calate.
L'ambiente è pieno di muschi: a primavera deve essere un incanto.
Iniziamo subito le discese in stile zorrico: ovvero abbarbicandoci a tutto quello che troviamo....
...mentre Michele preferisce lo stile classico del "mi sono portato la corda, la uso".
Bruco
Il mitico blocchetto degli appunti di Michele.
Il primo tuffo dell'anno, bellissimo, peccato che sia in un metro d'acqua scarso...
Ci si potrà tuffare? Sarà profondo abbastanza?
Brucolico, per sicurezza, va a controllare....
L'ambiente è veramente piacevole.
Tuffo di Maurilio: questa vasca è l'unica in cui non si tocca (ammesso che si salti nel punto giusto...)
Una delle calate più belle.
Zorri figosi.
Roccia scanalata.
E' già bello così, a primavere deve essere fantastico... Si, lo so, l'ho già detto, ma lo voglio ribadire.
Funghi del legno.
Ehi, ma è arrivata la nebbia! No, no, si è appannato l'obbiettivo, adesso lo pulisco...
Ecco fatto, l'ho pulito.
Fosso e bosco.
Uno Zorro che non deve chiedere... Mai!
Siamo alle ultime calate...
E raggiungiamo il punto da cui eravamo usciti dal fosso di boh (Sambucaro), anche stavolta useremo questo sentiero per tornare alle macchine.
Una nuova avventura è conclusa.