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Arrivati alla guest house dove Miriam e Miao affitteranno i cavalli ci accordiamo con la loro guida sul percorso da fare. Vogliamo scegliere un percorso che ci permetta di fare il più possibile di strada in comune con il trio Miriam-Miao-Guida prima di separarci...
La guida guarda con interesse la carta geografica che in realtà per lui è poco più che un foglio colorato, però c'è la signora con il quaderno che gli legge i nomi dei luoghi (la carta è in russo) e fa da interprete: alla fine tiriamo fuori un itinerario decisamente buono. -
Ed ora il punto cruciale, l'acquisto dei nostri cavalli!
La tipa della guest-house ha gentilmente fatto venire dei venditori con un po' di cavalli fra cui scegliere.
Dopo estenuanti trattative ci mettiamo d'accordo su un prezzo (200 euro a cavallo) che è sicuramente da rapina, ma molto più basso di quello di partenza... Speriamo di riuscire a rivenderli almeno alla metà. -
Si parte!
Questo è Trogol, la guida di Miao e Miriam. In realtà non si chiama proprio così, ma il suono è molto simile... e poi il nostro soprannome è molto più pregno di significato!
Fra i bagagli di Trogol c'è una carcassa di pecora putrefatta che lui tutte le sere taglia a tocchetti per farne una zuppa. Poi per lavare la pentola... ci si prepara il tè. -
Ecco la nuova valle: rimango un po' indietro per scattare questo panorama, li vedete gli altri laggiù a destra?
Gli altri cavalli quando si allontanano dal gruppo iniziano a preoccuparsi e a nitrire e vogliono a tutti i costi correre dai compagni. Il mio cavallo, Eggi, invece è un solitario e non gliene potrebbe fregare di meno di dove vanno e cosa fanno gli altri. -
Si entra in un paludone infinito! In certi punti (ma non tenevo la macchina fotografica fuori, lì) i cavalli affondano fino alle ginocchia. Non so se da soli ci saremmo avventurati in un posto così, ma Trogol procede tranquillo...
Qui si vede anche Trolley, [i]lo malo caballo[/i] portatore dei bagagli, che, da quello stronzo bastardo che è, si fa tirare tutto il tempo. Scopriremo che l'unico modo per farlo camminare è che, mentre quello davanti lo tira, dietro ci stia qualcuno che lo prenda a scudisciate continuamente. -
Quando eravamo in paese due tizi hanno offerto una bottiglia di vodka a Trogol che si è felicemente ubriacato in loro compagnia... Poi per tutto il giorno si è comportato in maniera strana. Tutto sembrerebbe tranquillo, ma non ci fidiamo.... Così la sera al campo ci attrezziamo per fare i turni di guardia.
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Poi, durante un altrettanto rilassante nottata, ci hanno fregato i cavalli!!
No, non ci siamo svegliati la mattina ignari di tutto: la cosa è stata molto più combattuta: alle 1:20 di notte mi sono accorto del furto che era avvenuto da non più di 10 minuti! A quel punto io ho provato ad inseguire i ladri di corsa, mentre Flaminia e Sylwia controllavano un'altra possibile direzione/nascondiglio.
Speravo che si sarebbero fermati per brindare all'impresa o che Trolley, la mala bestia, li avrebbe rallentati... Ma dopo un'ora di corsa al buio (in cui finivo sempre in mezzo ai pantani) ho capito che non c'era nulla da fare e sono tornato indietro.
Però sapevo che avevo seguito la giusta pista, c'erano le tracce, solo che loro erano molto più veloci di me! L'unica speranza era che domattina sarebbero per forza di cose dovuti passare davanti all'accampamento di Miao: li avrebbe visti?P.S. Notate che schifezza che sono le selle mongole!
[url=/avventura-mongolia/trekking-in-mongolia/]L'avventura continua a piedi...[/url] -
Incontriamo una simpatica tedesca con la sua guida che si segna meticolosamente tutti i marchi dei cavalli... Chissà se li ritroveranno mai?
Qui finisce la nostra avventura a cavallo e comincia quella a piedi...
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