No English version available for this Adventure yet, sorry. Photos are here, anyway :-)
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Eccole qui, pronte per salpare, le nostre canoe!! da sx a dx, Giovanni, Federica ed io sul doppio verde, e i due Zorri.
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un pomodoro metafisico osserva l'orizzonte...riuscirà a sfuggire al destino infame di una imminente caprese??
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Salpate, con una certa baldanza, almeno sino all'ora di pranzo e prima che si alzi il vento gelido del pomeriggio, siamo (quasi) sempre alla testa del gruppo!
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Matteo propone una sosta prima di pranzo su questa spiaggia (La Sorgente) per farci conoscere dei sassi misteriosi, con delle strane "decorazioni" felciformi che si creano grazie a dei minerali ferrosi (nella foto non si vedono, ma ve lo dico lo stesso. Lui che è un po' il nostro Piero Angela ci teneva tanto:)
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Ci fermiamo su questa spiaggettina per il primo pranzo (ignari che sarà anche l'ultimo).
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E' tutta per noi. (foto panoramica)
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E' una tradizione ormai. I nostri uomini si dilettano nella realizzazione di sempre nuove tensostrutture per ripararci dal sole cocente (ignari che si tratterà ancora di una fugace esperienza sensoriale!)
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Quanto era buona questa caprese!!! (ormai non c'è bisogno che vi dica che si è trattato della prima e dell'ultima...) Per amore della bellezza sono riuscita a sottrarre il pomodoro metafisico dalle fauci dei "rari nantes".
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Un gabbiano ci osserva speranzoso di poter partecipare al banchetto....
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...mentre accanto a noi questa lucertola si gode il sole (non c'è bisogno che vi dica che di lì a poco...avete capito, no?)
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Giovanni. Qui il gioco consiste nel passare sotto l'arco lasciandosi sollevare e risucchiare dall'acqua che si infila nel pertugio, senza "spatasciarsi" sulle strette pareti di roccia. Nessuno si è "spatasciato".
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Purtroppo l'isola d'Elba è satura di costruzioni. Questa sedicente e bizzarra casa "neoplastica" ha catturato comunque la nostra attenzione.
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...scorrendo lungo la costa ci imbattiamo invece nel "neoplasticismo" della natura.
A questo punto il cielo comincia a gonfiarsi di nuvole. Non appena si alza il vento, e con questo raffiche di gocce gelate che ti sferzano la pelle, percepisci che l'estate è ancora lungi dall'arrivare, a fine maggio, qui all'Elba. Giovanni fa un'offerta che noi ragazze non possiamo rifiutare: grigliata nel giardino di casa sua a Procchio (ora o mai più: stiamo per lasciarcelo alle spalle il Golfo di Procchio) poco prima che la notte cominci a rovesciare la pioggia incessante dei giorni successivi.
Matteo e Maurilio proseguono impavidi. -
La costa cambia continuamente forma e colore, ora ci sono rocce ferrose e boschi di leccio che arrivano fino al mare.
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Matteo e Maurilio, superata Marciana Marina, raggiungo le incredibili scogliere di Sant'Andrea... La costa più avanti non sembra offrire un buon posto per la notte, quindi i nostri ripiegano per una spiaggettina incontrata poco prima.
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Meravigliosa creatura.
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La concretizzazione della proposta di Giovanni...
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...mentre poco dopo, a Sant'Andrea, Matteo ritrae questo tramonto dal loro bivacco.
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...la pioggia del mattino sveglia i nostri ragazzi "accoccolati" in questa microspiaggia. I due Zorri sono anche sbruciacchiati come mai, imbrogliati dal vento e dalle nuvole del giorno precedente.
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Beh...la scelta di questa foto impone un salto temporale decisamente lungo..che riassumo così: i ragazzi ci raggiungono a casa di Giovanni e Gabriella. In una micropausa della pioggia andiamo a Porto Ferraio; nelle vie del centro è stata organizzata una fiera di piante mediterranee. Visto che la macchina di Zorro è già piena, Matteo ed io decidiamo di riportare a casa una clematide ed una datura.
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Lasciamo respirare un po' Giovani e Gabriella, ed anche Porto Ferraio e ce ne andiamo a zonzo per l'isola. Visitiamo il Laghetto di Terranera.
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Incontriamo delle querce da sughero piuttosto temerarie ed equilibriste. Il terreno su cui crescono è pieno dei minerali più bizzarri che rilucono di tutti colori.
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I colori di questo lago e delle sue sponde sono davvero belli. Peccato che non ci sia il sole che fa brillare l'ematite e la pirite e rende il luogo ancora più magico.
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Minerali metallici sulla sponda del lago.
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La mattina del giorno dopo piove ancora. Matteo e Maurilio tornano a recuperare le canoe a Sant'Andrea.
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Un gigante si è divertito a fare giochi colando la sabbia bagnata.
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Sul sentiero per la spiaggetta dove sono rimasti i kayak.
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...ogni occasione è buona per pagaiare ancora un po'. Esagerati, non "vi abbastava, no???!!"
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Prima di andarcene esploriamo per bene le scogliere di Sant'Andrea che avevamo visto solo dal mare...
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Gnoccoloni di pietra.
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Meditazione sulle sponde dello stagno pietrificato.
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Nella notte trascorsa all'"addiaccio" i nostri sono stati dotati di superpoteri.
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Spiaggia pietrificata a Sant'Andrea.
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Da una casa all'altra. Salutiamo Giovanni e Gabriella. E arriviamo a Straccoligno da Marco. Il posto è bellissimo, anche se dobbiamo contenderlo a 14 milioni di formiche che lo hanno occupato abusivamente. Ancora più bello lo sarà la mattina successiva, quando ci sveglieremo e troveremo, poche ore prima di ripartire, ...il soleeeee!!!
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Ci "travestiamo" per il rituale del barbecue.
Piove? Ovviamente! -
ovviamente piove ancora, ma il forno di Marco "tira" comunque che è una meraviglia!
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..e ne siamo visibilmente contenti.
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La nostra cena.
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Al mattino, facciamo un salto e un bagno (omesso) in spiaggia!
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Il famoso ponte di pietra di Straccoligno. Non mi dite che non lo conoscevate?
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Salutiamo anche la casa a Straccoligno. Abbiamo ancora un po' di tempo prima di salpare. C'è tanto sole. Non ci par vero. Ne abbiamo così bisogno che decidiamo di fare un'altra sosta. Questa volta....
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...alla spiaggia dell'Acquarilli! magnifico colpo d'occhio mentre scendiamo per un simpatico sentiero fangoso immerso nella vegetazione mediterranea.
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La nostra meta!
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ci siamo quasi.
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Il tempo a nostra disposizione per asciugare tutta l'umidità dei giorni appena trascorsi è poco...decidiamo quindi di applicare la legge della proporzionalità inversa.
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Di acqua ne è arrivata talmente tanta che l'Acquarilli è divisa in due da un torrentello che scende allegramente dalle rocce nere.
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Costume adamitico? No, evitico!
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A quando il prossimo giro?
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